Category Archives: Marco Giacinto Pellifroni

ESTATE: AMICA O NEMICA?

Se avessi posto una domanda simile fino a un paio di decenni fa, sarebbe sembrata assurda. Se ritorno alla mia adolescenza e prima maturità, non l’avrei neppure pensata. Mi sia qui concesso un breve excursus in “amarcord”. Per almeno 30 anni dopo la fine della

STIAMO LAVORANDO PER VOI

Una delle premesse fondanti del capitalismo è la libera concorrenza. Anzi, è l’unica forma di libertà riconosciuta, reprimendola su altri fronti con ogni mezzo disponibile, concorrendo alla formazione dello Stato etico, in sostituzione dello Stato sociale, fatto a pezzi dalle ossessive e capillari privatizzazioni, in

LA ZATTERA

Gli Stati Uniti, consacrati a super-potenza in virtù del loro peso determinante nel conseguire la vittoria nelle due Guerre Mondiali e, per riflesso, dell’implosione dell’URSS e del suo modello statalista nel 1989, ebbero buon gioco nell’imporre i loro paradigmi nella governance del mondo, sintetizzati nel

L’OMBRELLO NATO

Ultimamente la NATO ha assunto una nuova, meno rassicurante funzione: da ombrello protettivo ad attrattore di fulmini, potenzialmente nucleari. Prima della guerra Russia-Ucraina, il suo ruolo, assegnatogli dalla nazione egemone, gli USA, era quello di compattare in un unico baluardo Stati Uniti ed Europa Occidentale

LA MEGLIO CIVILTÁ

Dal 1945, col crollo del fascismo, abbiamo creduto che la democrazia fosse un valore fondante del vivere civile e non avesse alternative. Dal 1989, col crollo del comunismo, abbiamo creduto che il capitalismo privato, basato sulla libera concorrenza, non avesse valide alternative. Forti di queste

IL SIPARIO DELLE ELEZIONI

Se mai fosse rimasto qualche dubbio sul totale appiattimento della classe politica europea e americana ai piani di ricerca e sviluppo dei grandi complessi militari-industriali-finanziari d’oltre Atlantico, questo video di Alessandro Di Battista, lo fuga sulla base di dati ineccepibili. Dopo avere sino a poco

EURO = NEOLIBERISMO = GLOBALIZZAZIONE

L’euro è tuttora quel tabù, foriero di magnifiche sorti e progressive per tutte le nazioni europee? Così ci fu venduto, spingendoci a fare bilanci falsi pur di aderirvi. Il 1989, con l’implosione dell’URSS, segnò uno spartiacque a senso unico verso quello che sembrava l’unico, naturale

ULTIMA GENERAZIONE [4]

Vediamo dove indirizzerebbe la propria ricerca un emulo dei suoi predecessori di primo Novecento: quale testa incarnerebbe maggiormente il malessere dei nostri tempi, diventandone in gran parte responsabile? Ad un primo sguardo, la “vittima designata” potrebbe trovarsi negli elenchi di Forbes dei ricconi planetari. Notiamo,

ULTIMA GENERAZIONE [3]

Prima di prender visione della classifica di Forbes dei possessori dei più ricchi patrimoni del pianeta, facciamo un passo indietro, per vedere quanto sia cambiato il giudizio sulla capacità dei vertici del potere reale di incidere sulla società, e anzi forgiarla. Prendiamo due esempi famosi,

ULTIMA GENERAZIONE [2]

Occupy Wall Street è stato un movimento non violento quanto effimero, cessando di esistere quando il potere decise di inviare la polizia e far sgomberare i manifestanti. Tuttavia, l’idea non si spense e riprese corpo attraverso movimenti analoghi fino ai giorni nostri. Merita menzionare per