GLI SPOTORNO ‘I GAMBADÜA’. GUGLIELMO SPOTORNO (decima parte)
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GLI SPOTORNO ‘I GAMBADÜA’. GUGLIELMO SPOTORNO (decima parte)
Un passo indietro e ripartiamo dall’ incipit dopo la presa di posizione dell’Ufficio Legale di Torino “…con la raccomandata fatta pervenire tramite la Direzione dell’Area di Milano alla nostra famiglia”, a contestare la continuazione della commercializzazione dei prodotti FIAT da nominativo ‘Spotorno’, ancorché in altra sede e pure fuori Milano, di modelli di altre marche. Inghippo in effetti mirato su Guglielmo, divenuto comproprietario della Concessione Franco Spotorno al decesso dello stesso e concessionario in proprio di altra marca, così coinvolgendo l’intera famiglia. Forse poteva starci, ma non a quel modo!
Che poteva-doveva essere diverso stanti i rapporti personali tra i vari componenti delle due famiglie, e pure alti funzionari con i quali collaboravano da decenni, ecc., tutti a supporto di grandi numeri, in tanta corretta reciproca fatti- va collaborazione. Questo in luce. Con non impossibile qualche ombra…, di cui Guglielmo non dice, e che richiama la famosa goccia… Forte la delusione, al di là di quel- lo commerciale, sul piano umano, per l’insensibilità ai rapporti per- sonali, pure d’affari ma sempre umani, che si coglie nella frase “… mio padre non è mai stato uomo da chiedere nulla che non fosse dovuto” nella lettera del 2.10.1991.
Il colpo è stato duro ed il taglio netto! Avrebbero potuto esservi contestazioni e opposizioni varie al provvedimento, con grandi avvocati a gestire torti e ragioni e poi transare alla meno peggio per entrambe le parti (c’era in arrivo la nuova Topolino e il padre, morente, ma ancora lucido, era preoccupato della loro sorte per quel nuovo mercato…), ma Guglielmo ‘Gugi’ è stato tranchant, con la frase che “Non intendo barattare sentimenti ed emozioni così profonde con otto-dieci mesi di preavviso…”. Divorzio se non propriamente an- nunciato ma attuato! Immediato, da parte di tutta la famiglia, per il ‘modo’, si ripete! Atto di prontezza e coraggio non comuni, di cui è stato artefice Guglielmo ‘Gugi’ con la citata lettera, lo stesso giorno del decesso del padre, rivolta diretta- mente all’Avvocato Gianni Agnelli, di netta e anticipata recisione del rapporto. Un azzardo, di sorpresa della FIAT stessa e di funzionari e dipendenti dalle diverse sponde. Divorzio apparentemente costretto, senza tempi supplementari…, forse nell’aria, da una parte, ma epilogo improvviso e imprevisto dall’altra. Poche righe, di forte dignità, “…a fermare i dirigenti della FIAT da telegrammi e corone il giorno del funerale!” Poi c’è stata la liquidazione e la regolazione di tutti i rapporti operativi in piena correttezza.
Atto non da tutti, s’è detto all’inizio, per come concepito e attuato nei confronti di una delle persone e personalità più importanti e potenti d’Italia! Atto caratteristico delle imprevedibili e non comuni capacità del nostro, ma meditato, essendo ben inserito nelle aziende di famiglia di auto e immobiliari dall’anno del suo matrimonio con Agata (1963), figlia dell’A.D. di ALFA ROMEO Dott. Antonio Mangano. E pur così impegnato, altrettanto in studi universitari, laureandosi in Scienze Politiche (1964) ed in Filosofia (1971), oltre a mettere al mondo quattro figli con quanto ne richiede. In azienda il suo incarico più specifico era di seguire gli aspetti finanziari delle società e della famiglia, con risultati da encomio, di cui abbiamo scritto nel numero precedente.
Pierino Ratto da A Civetta