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GLI SPOTORNO ‘I GAMBADÜA’. GUGLIELMO SPOTORNO
 Undicesima parte                      Pierino Ratto

“Persona straordinaria e rara, da scoprire, a grande sorpresa, allo svelarsi dei vari aspetti interiori e pratiche attività, che, non a caso, anzi a buon titolo, è da definire ‘uom di multiforme ingegno’!
Infatti, intrattenendosi con lui, il già imprenditore automobilistico, che lasciata la FIAT ha costituito la prima concessionaria TOYOTA in Italia, prima per valore a gestione privata, la SPOTORNO CAR S.p.a. in capo ai figli ed a loro conduzione, con sua, di lui, quotidiana assistenza e consulenza, non si avverte di avere di fronte un personaggio, lo si può dire, di elevata sensibilità, umana, culturale (seconda laurea in filosofia) e artistica: pittore di fama internazionale, poeta, scrittore, giornalista…
Lo stesso accade intrattenendosi con lui, l’artista, che mentre Guglielmo ‘Gugi’ Spotorno al ritocco su un quadro esprime grande proprietà culturale in ogni campo del mondo dell’arte, figurativo e letterario, interloquisce da affermato esperto imprenditore, trattando con professionalità e competenza approfonditi argomenti tecnico, commerciali, industriali, finanziari…
Di qui la parvenza di un Ulisse ‘sui generis’ a spaziare nello scibile umano per i tanti aspetti, rapporti, occasioni, esperienze che la vita, privata e pubblica, gli ha generosamente offerto e che lui ha sempre peculiarmente ricercato, guardandosi nell’animo e nei suoi dintorni. E tutt’ora continua…”

Quanto mi accingo a scrivere in questa  ultima parte della storia degli Spotorno ‘i Gamba- düa’ (*), dopo quella dal nonno al padre, non tralasciando la madre, è la continuazione di spezzoni, di seguito ordinati in capitoli, della poliedrica esperienza del grandioso vissuto del terzo discendente, l’amico ‘Gugi’. Amici di vecchia data, in lontananza negli anni ma ritrovati, e ‘scoperto’ lui solo ora. E, per qualche verso, credo, in reciprocità…(*) ü alla francese.

L’ARTISTA PITTORE E POETA

Guglielmo ‘Gugi’ Spotorno al ritocco su un quadro

Non è da poco scrivere di artisti quando si è già scritto (quasi) tutto della loro vita, come nel caso del nostro, e come appena detto nell’incipit, sui tre precedenti spaccati dell’intera famiglia nei n. 44, 45 e 46 de ‘a Civetta’.
Guglielmo Spotorno nasce a Milano il 6.12.1938 da Francesco ed Enrica Zopatti secondo di tre figli, Giandomenico e Giuliana, ma è cellese di adozione, di Celle Ligure, avendovi vissuto da bambino e da ragazzo, e dove vive e lavora adesso e da anni. Tanto che gli fa dire: “Tutto nasce da Celle Ligure. Anzi, tutto nasce dal Mare. Anzi, tutto nasce e continua nella nostra Liguria’.
Artista non per svago, o ‘della domenica’, come si suol dire, per chi si dedica a dipingere, model- lare e scrivere saltuariamente, per passatempo: cioè hobbisti.

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Eh, no! Con Guglielmo ‘Gugi’ Spotorno ci troviamo di fronte un artista nato, nel senso della parola, e che lo è rimasto, puro, in tutto il corso della sua intensa vita, accompagnando e filtrando, con la sua vena di genialità, gli svolgimenti e gli atti a cui era impegnativamente dedicato in società e imprese commerciali, in particolare auto e immobili, d’ambito famigliare.
In tutto il contempo adempiendo agli obblighi verso la Patria come Tenente, prendendo due lauree, sposandosi e formando una famiglia di quattro figli, e otto nipoti a seguire. Pure poetando, due i libri editi: Via Sant’Antonio – a Celle in casa con Zia Ester, dove la mamma lo mandava a ‘scaricarsi’ con i suoi amici pescatori – e La linea della notte… e altre. Inoltre scrivendo articoli di cronaca e di genere sportivo, come lui è sempre stato, con quattro rubriche settimanali, avendo come direttori Nino Nutrizio (La Notte) e Gianni Brera (Il resto del Carlino). Giornalista retribuito (più che in azienda, soleva dire) iscritto all’Ordine Nazionale dal 1973, che quest’anno riceverà attestato e medaglia per i 50 anni.

CONTINUA

Pierino Ratto da A Civetta