Category Archives: C. Barux

Cosa ci resta

Cosa ci resta, Se non aprire la finestra La mattina, quando ancora fa fresco, Troppo presto, non esco, mi godo l’alba arancione, Che sembra una benedizione, una visione, Dopo giorni di pioggia mi sentivo un po’ mogia…. Cosa ci resta Di più prezioso? Che a

Il patrimonio della lingua italiana

Mi sono imbuzzata sotto un tappeto di foglie, per non farmi trovare, Lontano il putire del sottobosco o di foglie o di piccoli organismi in decomposizione. Osservo il grigumare d’un cerbiatto che sembra gradire, nonostante l’autunno inoltrato, ciò che di verde brillante il bosco gli

Il vento

Solo quando mi sfiori il viso stropicciandomi i capelli, mi rubi un sorriso. La notte però bussi alla finestra, invece che dormire, per te son desta. Ti chiedo di essere gentile ogni volta che torni, ma con te non si ragiona, nemmeno quando fuori tuona.

Come perdersi dentro un’opera d’arte”.

Siamo ormai da anni ” bombardati” da internet (lo chiamano web?). Vorrei essere ironica, non antica, ma sono cresciuta nell’intermezzo dell’antico e del moderno web….rimanendo al centro! Scorriamo col dito indice sui nostri cellulari: Immagini, foto, notizie e gossip (i fatti degli altri)…. E quelle

Lacrime di pioggia

L’orologio a pendolo suonava le 04.00 del mattino, Quando nel dormiveglia mi parve di sentir le  raganelle cantare…. ” Che stupida” pensai, “Stavo sognando….non possono esserci già le raganelle in coro, a febbraio…un po’ presto… no? Sarà un sogno”. Poi silenzio…..ancora silenzio…..mi rigiro nel letto….ma

Ho molto freddo, ma non riesco a scaldarmi.

Ho molto freddo, Ma non trovo fonte di calore che possa compiacermi e rasserenarmi, come dentro ad un caldo abbraccio. Ho molto freddo ….ma la temperatura esterna è nella norma, in questo ennesimo mese dicembrino, che ci ha regalato nei giorni scorsi, qualche spolverata di

Il mare d’inverno

Il mare d’inverno Salsedine sullo sterno, Che pizzica ma sa di vita La sua costa è infinita…. Lucine in lontananza Il mondo si chiude in una stanza, L’onda s’alllontana Ma non ha una tana, Forse sbatte sugli scogli O sui sassi spogli…. Ma l’onda torna,

Le Bagiue di Triora

Vale la pena perdersi tra i vicoli e le stradine in un saliscendi di vecchie mura e archi,ciottoli a terra e un lungo tappeto al centro di mattonelle rosse, ad indicarne la via, fino in cima al paese, dove regnano maestre le mura del vecchio

Come dentro una favola.

Ci sono luoghi che conservano il profumo di antico, di fieno, di stalle, di campi falciati, profumo di terra, di fiori, lavanda. Di case di pietra e finestre senza più vetri, ragnatele alle porte a intendere che nessuno le ha più aperte…da anni…e tetti senza