DIZIONARIO
BUROCRATESE - ITALIANO

 

Molte volte la politica usa vocaboli incomprensibili a molti. Perfino nella pubblica amministrazione, che dovrebbe essere di facile accesso, si adopera un linguaggio burocratico creando confusione nella maggior parte dei cittadini.

Con questa iniziativa cercheremo, con molta umiltà, con l’aiuto di internet e varie enciclopedie, di spiegare i termini “burocratesi” usati nella gestione della cosa pubblica.
Qualunque segnalazione di vocaboli con relativa spiegazione è ben accetta

Fonti: (Enciclopedia Encarta, Treccani, Garzanti)

A  B  C  D  E  F  G  I
J
-L

 

M

Maggioranza

 In un organo collegiale, l'insieme dei voti necessari per  l'approvazione di una deliberazione

Può essere:

·            assoluta: più della metà dei voti emessi

·          relativa: maggior numero di voti, ma non necessariamente più della metà.

·           semplice: maggioranza assoluta che non deve adempiere condizioni supplementari per avere validità (ossia la maggioranza supera la metà del numero di votanti).

·         qualificata: maggioranza assoluta che deve adempiere condizioni più severe (per es. deve superare i due quinti o un terzo dei voti).

 

Marketing (mettere sul mercato)
Complesso delle attività volte alla miglior conoscenza del mercato potenziale di un prodotto per organizzarne la vendita nel modo più efficace.

 

Mass media

Sono i mezzi di comunicazioni di massa (stampa, radio, televisione, cinema, affissioni) usati per raggiungere, influenzare, informare l’opinione pubblica.

 

Ministri senza portafoglio

Sono coloro che, pur senza essere a capo di un apparato amministrativo (ministri che dirigono un ministero o dicastero), curano una funzione per conto dello Stato. Essi fanno parte del consiglio dei ministri e partecipano all’elaborazione dell’indirizzo politico del governo.  

 

Mobilità

E’ il passaggio di un lavoratore dipendente da un ente ad un altro (mobilità esterna) o da un ufficio o settore all’altro dello stesso ente (mobilità interna).

 

Monitoraggio

E’ l’attività di controllo costante o a intervalli ravvicinati di una variabile o di un processo, tale da segnalare tempestivamente eventuali anomalie e permettere un intervento tempestivo per correggerle.

 

Mozioni

Sono presentate dai consiglieri per proporre un’iniziativa e per promuovere su di esse, in consiglio, discussioni che terminano con una votazione. La mozione può essere di  fiducia  o di sfiducia.