Category Archives: cronaca

E’morto Papa Francesco

“Alle ore 7:35 di questa mattina  il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio

Gli amici se ne vanno…

Stavolta è toccato all’amico Enrico Bosi. Che ricordiamo con affetto e grandissima stima. Il suo impegno civico lo aveva portato sugli scranni del Consiglio regionale, della Provincia e di più Comuni toscani. Una vita d’impegno civico e politico, oltre all’incontro con l’attività di giornalista professionista.

Breve ricordo di Annapaola [Il Flessibile]

13 marzo 1998. Il teatro Chiabrera di Savona era gremito per l’evento di una realtà fondata da poco, il Circolo degli Inquieti. In quell’occasione avrei eseguito una mia composizione con voce narrante, soprano, chitarra e quartetto d’archi. Avevo concepito i quattro quadri musicali in un’ottica

Da che parte stare? [Il Flessibile]

Devo dire con un certo rammarico che la saga di don Camillo e Peppone, così doviziosamente narrata da Guareschi e così magistralmente interpretata da Gino Cervi e Fernandel al cinema, mi risuona lontana. Fatico a sentirla parte della mia storia, io classe 1964 e quindi

Quasi mezzo secolo fa. Io c’ero.

Lorenzo Conti, figlio di Lando, alla notizia della morte dell’ex leader delle Brigate Rosse ha detto: “Non provo niente: spero soltanto che ci sia una giustizia divina, dato che in Italia non esiste più la giustizia terrena. Balzerani era libera, non è stata mai punita”.

Illuminarsi di meno [Il Flessibile]

Ecco. Aleksej Navalny, l’attivista russo noto oppositore di Putin e del suo governo, è morto. Di morte naturale. Nessuno si sarebbe aspettato un finale così tragico. Era così tranquillo, lassù nelle carceri Siberiane, al sicuro da ulteriori tentativi di assassinio, che la notizia risuona inattesa.

La bimba e la pesca. Il mondo al contrario.

Si accende la TV e, quasi sempre, appare uno spot pubblicitario. Siamo oppressi, quasi ossessionati da queste reclame, che, il più delle volte sono risibili se non orribili. Altrettanto spesso, non si ricorda affatto quanto si sta promuovendo, cercando di diffonderlo, reclamizzandolo. Perché non si