Meglio sudditi vivi o sovrani morti?
Norberto Bobbio diceva che cultura e politica sono state sempre divise in destra e sinistra sin dalla notte dei tempi.
Invece di unirsi e cercare soluzioni meno peggio per gli irrisolvibili problemi dell’umanità; intellettuali, politici e banchieri ancora oggi fanno a gara nel combattersi invece di combattere a colpi di soluzioni efficaci i problemi ormai diventati assassini e col rischio per mano di Putin che diventino genocidi.
I sinistri italiani sono rabbiosamente impegnati a proteggerci dal rischio di finire schiavizzati da una seconda dittatura fascista: insomma dal Benito che torni reincarnato Giorgia a farci neri.
E i destri lo sono altrettanto, (nel tentativo ormai elettoralmente riuscito) di strappare l’Italia dalle grinfie comuniste dello Iosif Stalin reincarnato Enrico.
Se non ci fosse tanto da piangere in questo povero paese, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate osservando a che livello di stupidità è arrivato il mondo della cultura e della politica allagato di soggetti ossessivamente impegnati a conservare l’Italia democratica, e gli italiani liberi, sovrani e protetti da possibili “fanta-tiranni”.
Quando lo sa pure lo scemo del villaggio, che Dio, da Adamo ad oggi, continua a creare ogni singolo umano, schiavo di quattro feroci dittatori:
1) nemmeno il genio più genio del mondo può sottrarsi alla tirannide dell’ignoranza: nasciamo e moriamo senza sapere e ancor peggio senza capire come evitare di vivere da matti, tanto svitati da indurre Freud a sparare ad alzo zero questa inequivocabile sentenza: “la gente non sta bene”.
2) chiamandola SOVRANA le hanno impedito di capire che è soggetta alla TRIPLICE TIRANNIDE dei BISOGNI PRIMARI: ARIA, ACQUA, CIBO,
che rendono qualunque essere vivente umano o animale, che ne sia sprovvisto, SUDDITO disarmato e impotente.
Provate a non respirare per 6 minuti e Dio, senza inoltrare domanda all’anagrafe del vostro comune vi trasferirà di peso nel mondo dei più.
Provate a non bere acqua potabile per 15 giorni e alla fine del mese sarete già in cassa da morto.
Provate a fare a meno del cibo per 30 giorni e se allo specchio ancora vi riconoscete siete un miracolato. Ma attenti a non tirare le cuoia!
Ora volete sapere in che cosa l’uomo normale è diverso dall’uomo di potere?
Il semplice cittadino ignorante sa che per vivere deve piegarsi (adattarsi) docilmente alla tirannide del Creato.
Mentre chi si è “guadagnato” l’accesso per via culturale, politica o finanziaria nella stanza dei bottoni, vive fingendo di difendere l’umanità da possibili fantatiranni, e di quelli concreti e presenti non ne conosce nemmeno l’esistenza, potendo vivere a tempo pieno con le sue sporche mani nelle tasche dei contribuenti, quanto basta per abbuffarsi gratuitamente dei beni primari e di lusso di tutte le razze, alla faccia di chi va in giro ad elemosinare un bicchiere d’acqua e un avanzo di cibo per tirare a campare.
La cultura e la politica italiana hanno la stessa intelligenza di quel torero che invece di affrontare il nemico veramente pericoloso che era ad un passo da lui, trovò più urgente liberarsi dalla mosca che aveva sul naso e finì incornato.
La parola d’ordine dei candidati politici italiani, nella appena conclusa consultazione elettorale, è stata questa: “per conservarvi liberi, votate ……… ”
Ma liberi da che? Dai tiranni immaginari destri e mancini! O dai tiranni veri della povertà e della malattia?
Continuiamo ad istruirci e a sapere sempre più cosa dire, ma a capire sempre di meno, come affrontare i tiranni veri e “pernacchiare” quelli finti alla Iosif, Adolfo, Benito, Vladimir che non conoscono altro che il fracasso della guerra per sconfiggere nemici immaginari.
Dimenticando che a questo mondo, tiranneggiati e tiranni siamo tutti soggetti alla superiore tirannide del Creato, con i suoi quattro bisogni primari divinamente assassini e senza rumore.
Dio non ha lasciato niente al caso. Alla faccia dell’autodeterminazione dei popoli super acculturati e sovrani finti, continua a rifornire gli umani H24 di TIRANNI NATURALI da combattere (calamità, epidemie e carestie) per costringerci a rinsavire vivendo umanamente da pacifici sudditi del Creato, e non da veri macellai e finti “sovrani” costantemente a rischio estinzione.
E bravo Luceri: hai colpito nel segno. Basta guardare il mondo animale e rispecchiarcisi, visto che abbiamo dimenticato di essere animali pure noi: cosa fanno rtutto il santo giorno gli animali in libertà? Vanno alla ricerca di cibo (e di acqua, laddove scarseggi). E in certi periodi dell’anno, a seconda delle specie, si occupano di sesso per la sua continuazione. Nient’altro. La loro vita è scandita sul soddisfacimento dei bisogni naturali. Ben diversamente dalla schiera ormai insoportabile di animali “di compagnia”, cani e gatti: parassiti che costano alla società, in termini di cibo e altre pseudo-necessità, quasi quanto noi umani. Anche perché sono soprattutto carnivori. Noi tendelzialmente vegetariani o addirittura vegani, loro carnivori, con tutto il corollario che consegue alle diete carnivore, in termini di sfruttamento della Natura.
Grazie signor Pellifroni per il suo ricco commento. Anche io la leggo con molto interesse perché come me pensa e scrive sempre fuori dal coro.
Ma in Italia i soggetti liberi ancora sopravvissuti temo che abbaino alla luna.
Buona domenica
Concordo!