Libertà è partecipazione

Un vero e proprio Daspo per “far stare fuori dalla Rai per un periodo” chi usa il palco di Sanremo “per fini diversi da quelli della musica”. È la proposta del sottosegretario leghista Alessandro Morelli.

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Questo senatore fa dichiarazioni davvero sconcertanti propone in soldoni una sorta di censura, insomma un bavaglio preventivo.
I più, probabilmente non sanno che questo signore è stato direttore di radio Padania, per cui un giornalista per fare quel mestiere dovrebbe avere nel DNA la libertà di espressione.
Anche lui come tanti è cambiato profondamente: da federalista autonomista a censore oscurantista
Che vergogna!
Purtroppo la destra al governo ha una visione della libertà di pensiero, molto di parte e propagandista, ne è dimostrazione il cercare di occupare la Rai rendendola una sorta di istituto luce celebre per esser divenuta un potente strumento di propaganda del regime fascista.
L’Italia peggiora per quanto riguarda la protezione della libertà di espressione, l’indipendenza politica dei media e l’inclusione sociale.
Nel rapporto della Commissione europea sullo Stato di Diritto dell’Unione, pubblicato questo luglio, e nello specifico nella sezione che riguarda il pluralismo dei media e la libertà di informazione nei paesi membri, l’Ue classifica l’Italia come a “rischio medio” per quanto riguarda la protezione della libertà di espressione, l’indipendenza politica dei media e l’inclusione sociale.
“L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. Questo era una parte del discorso che fece Berlusconi per annunciare la discesa in campo.
Passione per la libertà, discese in campo a suo dire per evitare il rischio di un governo illiberale.

Evelyn Beatrice Hall

E allora ci chiediamo, come può la sua emanazione politica Forza Italia accettare che qualcuno metta in discussione la libertà che ciascuno ha di esprimere la propria idea senza censura?
Di che libertà parlano?
Della propria o di tutti gli individui?
Certi atteggiamenti e comportamenti hanno una loro giustificazione da parte di chi ha nelle proprie radici una cultura non democratica o da parte di chi si è talmente spostato a destra da fare sembrare la Meloni una moderata.
Non sono accettabili da parte di chi coniuga con il proprio credo politico la parola libertà.
Vogliamo chiarire chi è un vero liberale?
Esso intende per Stato liberale una forma di Stato che si pone come obiettivo la tutela delle libertà o diritti inviolabili dei cittadini, assicurata dalla legge.
La frase del giorno che ho scelto oggi appartiene alla scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall e ben esprime il concetto dell’importanza della libertà di espressione a prescindere da schieramenti e opinioni.
Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”

 

Roberto Paolino

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