Un’altra politica

Un’altra politica

 UN’ALTRA POLITICA

Donald Trump si è congedato da par suo, con una tragica carnevalata. Una folla dagli improbabili travestimenti si è specchiata nelle fake news della rete fomentate dalla presidenza, ha dato l’assalto al parlamento e si è aggirata tra sale e corridoi col proposito di intimorire deputati e senatori. Tutto però filmandosi coi telefonini: un momento di celebrità su Facebook o su YouTube e un trofeo da esibire al ritorno a casa nell’America profonda, al bar tra gli schiamazzi e le bevute. Il successore Joe Biden cercherà il riequilibrio in una collaborazione bipartitica, ma non può sfuggire al tratto dominante che ormai ha assunto la politica spettacolo. Il giuramento è stato l’intronizzazione di un re repubblicano, secondo i riti dello show business hollywoodiano: cantanti pop, attori, registi, rockstar e la nuova coppia regnante mano nella mano ad ammirare i fuochi d’artificio nella notte. 

Quanto alla crisi italiana, ha combinato i vecchi canoni del cretinismo parlamentare con la nuova grammatica dello schermo e della rete, con i conduttori dei talk show ipnotizzati dalla conta dei voltagabbana e i Carneade del trasformismo assurti a celebrità televisive. 

Una domanda, allora: ma è questa la politica? Davvero tocca aggirarsi tra la bolla isterica dei socia/ media, la narrazione cucita sui leader politici come su personaggi di un serial televisivo, il cretinismo d’aula seguito alla moviola dal circo giornalistico? C’è un’altra politica da scegliere, che non sia il loro scenario di cartapesta: con i piedi ben piantati nella realtà delle classi, con lo sguardo rivolto al mondo e ai fatti internazionali che contano. Chi vuol capire e battersi deve scegliere la politica comunista.

 

Da Lotta comunista Organo dei gruppi leninisti della sinistra comunista

 


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