Siglato protocollo tra regione e sindacati confederali per garantire sicurezza, occupazione e contrasto alla criminalità negli appalti pubblici

Assicurare la tutela dei lavoratori in termini di sicurezza sul lavoro e di garanzia dei livelli occupazionali, la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nel settore degli appalti nonché la promozione degli appalti di Regione e degli altri Enti collegati presso il sistema degli operatori economici con particolare riguardo a quelli liguri: questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa siglato tra Regione Liguria e i sindacati confederali regionali, soprattutto in vista della realizzazione nei prossimi mesi e anni in Liguria di una serie di opere strategiche, finanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Questo è un accordo importante perchè ha in sè temi fondamentali per i prossimi anni tra cui gli appalti, la lotta al dissesto, le infrastrutture, il PNRR e l’edilizia sanitaria”, dichiara il presidente Giovanni Toti, “senza dimenticare l’attenzione e la condivisione di intenti che è unica. I sindacati devono dialogare con le categorie avendo gli stessi obiettivi; l’accordo coinvolge gli investimenti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed i cantieri della pubblica amministrazione. La sicurezza è necessaria così come un protocollo che tutela i lavoratori ma la mia speranza è che patti di questo genere possano crescere sempre di più”.

Parole simili da parte dell’assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone :”Questo è un lavoro importante e le applicazioni del testo riguardano la stabilità del lavoro che deve essere sicuro; il pacchetto di lavori legato al PNRR è necessario e nel 2017 è stato sottoscritto un mini protocollo per gli interventi a difesa del suolo e anche se le condizioni tecniche sono diverse la sfida è importante.

Questo percorso è fondamentale, il protocollo deve essere applicato ed è a disposizione di chi lo vuole come punto di riferimento; lavoriamo con una grande apertura mentale e ringrazio i sindacati che hanno condiviso con noi questo importante punto di partenza. E’necessario avere maggior sicurezza per dare stabilità al lavoro; l’accordo in questione è fondamentale visto che sono coinvolti 6 miliardi e 15000 posti di lavoro”.

“Sono molti i benefici per i lavoratori ricordando che tutto ciò, unito al PNRR ed alla risorse, porterà ad una svolta nella nostra regione”, afferma il segretario generale della Cgil Liguria Maurizio Calà, “ma occorre vigilare e questo protocollo è una sorta di progetto pilota verso altre pubbliche amministrazioni. Il patto in questione può essere usato anche nel privato nel settore della sicurezza; siamo orgogliosi di questo progetto che tutela i lavoratori e garantisce la legalità”.

“Il protocollo è complesso poichè comprende tanti capitoli coinvolgendo le vite delle persone che lavorano negli appalti”, sottolinea il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri, “ricordando che tutto ciò è frutto di un lungo confronto tra i soggetti coinvolti. In questo modo è garantito il rispetto dei contratti collettivi in tutta la filiera dell’appalto ed è un atto di coraggio da parte della regione perchè viene tutelata la centralità dei lavoratori; ringrazio tutti i partecipanti al tavolo ricordando che cosa è stato fatto oggi è un importante punto di partenza.

Tutto ciò protegge i lavoratori rispetto alle infiltrazioni mafiose e dal lavoro al ribasso che è causa di precariato; in questo modo abbiamo maggiore sicurezza e qualità delle opere”.

“Tutto ciò è un importante punto di partenza e la sicurezza è uno degli obiettivi principali così come la buona occupazione e la prevenzione della criminalità”, evidenzia Mario Ghini, segretario generale della Uil Liguria, “ricordando il caso dello scolmatore del Bisagno per cui sono stati i lavoratori a farne le spese.

E’fondamentale coinvolgere i comuni con ANCI, fare un protocollo analogo con le amministrazioni comunali per le risorse del PNRR e sono contento del fatto che la regione crede in questo obiettivo; il patto in questione ha in sè la garanzia per gli appalti in merito alla sicurezza e alle infiltrazioni mafiose ma serve una garanzia occupazionale ed il contrasto alla mafia è espresso chiaramente. Solo su Genova saranno interessati da questo patto 6 miliardi di euro e migliaia di lavoratori”.

“Il confronto con i sindacati è fondamentale senza dimenticare il settore dei servizi e delle forniture che è strategico per la sanità; il punto di partenza deve avere una monitoraggio ed una relazione continua con il presidente Toti. Lo scolmatore è importante e sarà scelta l’offerta più vantaggiosa ma quest’ultima deve essere congrua per evitare problemi ai lavoratori; il nostro è un lavoro preventivo ma è fondamentale un controllo più stringente da parte degli amministratori”, conclude il dirigente Giancarlo Poggi.

SELENA BORGNA

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