Rilancio del turismo alberghiero

L’impero edile e porticcioli che rilancia il turismo alberghiero
Gruppo Cozzi Parodi, al via il sesto hotel e sarà di lusso
Un confronto tra “i signori del mattone” di Savona e Imperia

L’impero edile e porticcioli che rilancia il turismo alberghiero
Gruppo Cozzi Parodi, al via il sesto hotel e sarà di lusso
Un confronto tra “i signori del mattone” di Savona e Imperia 

In provincia di Savona manca la vocazione di imprenditori edili di peso che abbiano anche un forte interesse ad investire direttamente nel settore alberghiero. C’è qualche raro caso, come la famiglia Cappelluto di Loano. Mentre le speranze riposte nel gruppo che fa capo all’architetto Andrea Nucera (Ceriale-Albenga) sembrano ormai tramontate.

Dapprima le avvisaglie, le burrasche giudiziarie con reati di natura edilizia con sequestri, sigilli, ed annessi. Poi un tassello dopo l’altro, la “frana” si è ampliata, estesa, aggravata, ora pare con effetti devastanti, irrimediabili, imprevedibili.

Da ultimo, infatti, la bomba, in parte preannunciata, della “bancarotta fraudolenta”, secondo l’accusa, e 126 milioni di beni (fabbricati, terreni, azioni) messi finora sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Resta da conoscere l’esposizione bancaria. Ora si assicura che mister Nucera si sia “rifugiato” nel Dubai, dove peraltro pareva di casa, per curare  interessi minerari ed immobiliari. Con la speranza di non ritrovarsi pure nella veste di “latitante e ricercato”. Visto come si stanno mettendo le cose. Già due inchieste con l’accusa di associazione a delinquere. Ovviamente tutto da dimostrare, rispetto alle tesi difensive: “Non abbiamo timori, ci difenderemo nelle sedi opportune”.

Altri imprenditori di un certo spicco avevano annunciato nel corso degli anni o delle varie maxi operazioni immobiliari, il progetto di inserire hotel; non si è mai andati oltre a qualche residence che pure hanno la loro importanza se esistesse però un tessuto ricettivo tradizionale solido. Fanno eccezione un hotel nella nuova Darsena di Savona (gruppo Orsero e dato in gestione ad una catena internazionale), quello di Porto Vado (passato nella mani di un uomo d’affari) e un’altra realtà a Finale Ligure, nella zona del porticciolo.

L’unico  vero avvenimento positivo nel panorama  alberghiero savonese del 2011 è stato l’inizio dell’attività del Grand Hotel di Alassio, da parte di un imprenditore piemontese (la famiglia Vinai).  

Certo è difficile credere, come sull’onda di una certa demagogia si andava predicando, che con la riapertura del Grand Hotel e del suo centro di talassoterapia l’intera economia turistica e commerciale alassina sarebbero schizzata in alto. Illusioni puerili, ci vuole ben altro in un contesto cosi complesso ed in parte già compromesso.

Rimane l’importanza, come ha ricordato il  neo direttore della struttura Giulio d’Alberto, che “il nostro è uno tra i pochissimi hotel di lusso in Italia a vantare un autentico centro di talassoterapia con acqua pompata direttamente dal mare”.

Resta l’attesa di buone notizie anche su altri fronti. La sorte, ad esempio, del Grand Hotel Royal di Spotorno, sulla passeggiata a mare, della famiglia Bertoglio. Chiuso da fine estate 2010 e con un centro talassoterapico che era stata realizzato negli ultimi anni. Poi c’è l’incertissima situazione del Grand Hotel Royal di Pietra Ligure (fratelli Catto), centrale, sulla passeggiata a mare. Chiuso da parecchio tempo, con un braccio di ferro tra Comune e proprietà, nell’ambito di un progetto di trasformazione, con cambiamento di destinazione d’uso parziale. Senza contare le strutture – sempre a 4 stelle –  già dismesse nell’ultimo ventennio e diventate seconde case. Ma pure la chiusura da oltre un anno del Saraceno di Varigotti (cinque stelle) di proprietà del sopraccitato Gruppo Nucera. Altre incertezze potrebbero arrivare dal Grand Hotel Moroni di Finale (in affitto).

Si presenta invece all’insegna delle novità positive lo scenario che si sta prospettando all’orizzonte, in Provincia di Imperia, tra le più penalizzate in Liguria sul fronte crisi turistica e chiusure alberghiere. Perdita di posti di lavoro nel settore, di cui pochissimo si parla ogni qualche volta chiude, muore una struttura.

Un merito nella voce rilancio va senza dubbio alle strategie e agli obiettivi del colosso edile locale, Gruppo Cozzi/Parodi. Il gruppo – come riferisce l’articolo de Il Sole 24 Ore NordOvest del 14 novembre scorso (vedi sotto…)-  è attualmente co-proprietario di 450 camere tra Castellaro Golf Resort, Aregai Marina, Hotel Riviera dei Fiori, Hotel Pigna Terme, Hotel de Paris, ultimo nato e completamente ristrutturato, inaugurato nel 2011.

Ed è stato annunciato un altro investimento di grande spessore ed importanza, questa volta su Sanremo.  La città dei fiori. E’ in fase di studio  un hotel 5 stelle lusso, affacciato sul mare, all’interno del porto. E’ previsto  un giardino pensile, ha spiegato Beatrice Parodi ved.Cozzi, la realizzazione di 50 junior suite, spazi comuni come bar, ristoranti, piscina, giardini, sale polivalenti.

Lo stesso gruppo imprenditoriale, agli attuali tre porti turistici di Portosele (Sanremo), Marina degli Aragai a San Lorenzo al Mare, aggiungerà presto il nuovo grande approdo di Ventimiglia, il Cala di Forte, che sarà il primo porto turistico italiano con un basso impatto ambientale. Verrà ultimato entro 3-4 anni.

R.S.  

 

LE NUOVE INIZIATIVE ALBERGHIERE IN LIGURIA

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