Noli
‘Ecco le macerie di Noli’. Dimettetevi!
Il crac di Repetto & Penner
Ultimo appello (d’amore e verità) messo nero su bianco
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‘Ecco le macerie di Noli’. Dimettetevi!
Il crac di Repetto & Penner
Ultimo appello (d’amore e verità) messo nero su bianco
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Noli- Era una serata di fine ottobre del 2007; era prevista la seduta del Consiglio Comunale dedicata all’approvazione della Variante all’Accordo di Programma …per intenderci quella relativa all’aumento dai due piani originari ai tre piani interrati dell’autorimessa nelle Aree Ferroviarie. Per noi cittadini nolesi era come fosse stato un venerdì 17. Non sappiamo cosa il sindaco Ambrogio Repetto e l’assessore ai Lavori Pubblici Piero Penner mangiarono a cena: una zuppa di ceci? |
Non sappiamo chi incontrarono quella sera percorrendo via Monastero scortati da uno stormo di GUFI: forse nemmeno un cane … ma di sicuro un gatto nero gli attraversò la strada …. causandogli … la caduta e rottura di un bottiglione d’olio ed uno specchio … e, magari, rovesciarono per terra anche un pacco di sale. Lungo via Colombo – incredibilmente – non pestarono nemmeno una delle sempre copiosamente presenti cacche di cane – che notoriamente portano fortuna – e mentre rattezzavano radenti ai muri, passarono sotto varie scale a pioli. Forse incrociarono anche una Prinz verde con quattro Suore a bordo e una balla di paglia sul tetto, che risposero al loro educato saluto con un “Auguri, buona caccia e buona pesca”. * * * * * * * * La settimana scorsa abbiamo letto con estrema attenzione – e assoluto compiacimento – i due articoli pubblicati su Trucioli Savonesi, a firma del nostro attento .. e giornalisticamente sempre più bravo … Comandante Carlo Gambetta. Il primo è un articolo sul presunto malcostume e l’arroganza assoluta di alcuni potenti “servitori dello stato” – cioè nostri dipendenti – che meriterebbe essere inviato per conoscenza ai Ministri competenti per aiutarli a “correggere” il tiro nella recente manovra economica “lacrime e sangue”. Il secondo articolo, dal titolo “Dimissioni! Giustizia che non arriva. Minoranza assente. Noli, il fallimento della giunta colpisce economia e sviluppo” ci ha stimolato alcune riflessioni e indotto a sfogliare il nostro archivio per rinverdirci la memoria sull’Affaire via Belvedere. Abbiamo così “ritrovato e riletto” alla luce delle successive perizie giudiziarie, un articolo firmato da Redazione Trucioli, pubblicato da Trucioli Savonesi il 03/05/2010, dal titolo: Dopo un anno anche i giornali scoprono che via Belvedere di Noli è un dramma annunciato. Ci si è aperto uno spiraglio di luce su alcune verità inconffessabili. Se siete interessati all’argomento … se come noi desideriate capire cosa sia accaduto ma … sopratutto perché ciò sia potuto accadere, vi chiediamo uno sforzo di concentrazione nella lettura del proseguo, ma sopratutto di autocontrollo della rabbia e sconcerto che inevitabilmente vi monterà al capo. Il punto di partenza della nostra storia è il resoconto del Consiglio Comunale del 29 Ottobre 2007, ricavabile dai verbali del Consiglio Comunale, e già riportato da un articolo di Rinaldo Tissone, attuale Consigliere di minoranza. Intervento del Consigliere di minoranza Bertoli del 29/10/2007: “ La mia preoccupazione è come cittadino di Noli, per questo nuovo progetto che si va ad approvare … chiedo che sia prestata molta attenzione alla fase di progettazione. Questa richiesta la faccio al Sindaco in quanto noi, gli uomini, cambiano però le cose rimangono e quindi mi permetto di insistere … chiedo che il progetto rispetti tutti i canoni della sicurezza senza lasciare nulla al caso.” A questa richiesta il sindaco Repetto rispose; “ La progettazione di quell’area va ormai avanti dal gennaio 2007 … quindi sono dieci mesi di progettazione e di rivisitazione del progetto. Io non entro nel merito ma ci sono degli strutturisti che hanno controllato tutto …sui tre piani, sulla tenuta, sulle falde …. insomma ci sono tutte le garanzie. Poi quando si decide di fare un piano ulteriore nel sottosuolo, penso non si siano fatti solo i conti economici ma anche che l’intervento sia tecnicamente possibile … comunque … ripeto … in buona parte è tutto materiale roccioso. Io non sono tecnico ma una collina tra due cave di quarzo penso non possa (che) essere tutta roccia.” A questo punto intervenne l’assessore ai lavori pubblici – geometra Penner (poi laureatosi honoris causa – per merito sul campo di Noli – quale il miglior assessore ai lavori pubblici di tutti i tempi – poi vicesindaco – e non è detto che la sua capacità e ambizione lo portino in futuro a posizioni di vertice): “ L’Accordo di Programma prevedeva certi parametri che bisognava rispettare e che quindi bisognava trovare un progetto che dava anche un utile d’impresa, quindi la Z&R lo ha progettato, visto e rivisto e fatto vedere a tutti gli uffici della Regione e della Provincia, quindi loro scaveranno su tre piani e probabilmente lo scavo verrà fatto tutto, e tutto in roccia, perché è roccia tutta via Belvedere … lo sterrato già è stato rimosso …. tutto il resto è roccia …. E quindi credo che un progetto come questo, visto e rivisto da tutti gli Enti preposti, sarà sicuramente fatto con tutti i carismi (?). Inoltre per garantire la sicurezza i loro tecnici andranno sicuramente con i piedi di piombo per realizzare le strutture … ci sarà comunque chi li controlla … quindi penso che su questo non dovremmo avere dei problemi.” |
Il sindaco Repetto |
Il capogruppo di minoranza – Consigliere Cerruti – prospettò la soluzione di rinunciare ad una parte del prezzo pattuito di vendita dell’area mantenendo però i due piani del progetto originario.
A tale osservazione sindaco Repetto e assessore Penner ribadirono che se la Z&R non avesse potuto fare tutti i 172 box – poi cresciuti a 174 – si sarebbe sicuramente ritirata quindi … “ Ci rimanevano sulla schiena tutti gli scaviarcheologici che qualcuno doveva pagare” e il sindaco “ Pagavamo noi … e questo era pesante … veramente pesante.” |
Quello che avete appena letto non è il riassunto delle chiacchiere in libertà di quattro amici al bar dello sport, ma il resoconto di un Consiglio Comunale, organo di rappresentanza della Comunità e sede dove si decidono le linee d’indirizzo (sorti) di un Paese, e i Consiglieri non possono parlare a vanvera ma si assumono innanzi alla Comunità stessa – che rappresentano – la responsabilità delle loro dichiarazioni. A questo punto ci sovvengono spontanee alcune domande al sindaco Repetto e al suo assessore Penner, con la fioca speranza che ci illuminino con una loro risposta, senza trincerarsi dietro all’ormai abusata facoltà di non rispondere. Facoltà sicuramente di loro diritto, ma del tutto in contrasto con il nostro diritto di sapere. Perchè NOI vogliamo sapere! E su questo fronte mai desisteremo.
. Il sindaco dichiara che la progettazione/rivisitazione è andata avanti per 10mesi e gli strutturisti hanno tenuto conto di tutto e c’erano tutte le garanzie. Ma è stato tenuto conto proprio di tutto? E quali erano queste fantomatiche garanzie? . L’assessore Penner evidenzia la necessità di rispettare i parametri dell’Accordo di Programma e, al contempo, trovare un progetto che garantisse anche un utile d’impresa. Insomma bisognava trovare una coperta che coprisse tutti: Comune e Impresa. Chissà se si sono posti anche il problema che poi altri (ad esempio i futuri sfollati di via Belvedere) potessero rimanere scoperti con il sedere al freddo? . In base a quali competenze o esperienze in campo geologico il geometra Penner poteva “responsabilmente permettersi di asserire” che via Belvedere è tutta in roccia lasciando intendere che ciò sarebbe equivalso all’assenza di qualsivoglia possibile problema? . L’assessore Penner dichiarava che per garantire la sicurezza i loro tecnici (dell’impresa) sarebbero andati con i piedi di piombo. Abbiamo l’impressione che i suddetti piedi di piombo siano poi finiti sulle ormai fredde natiche dei cittadini nolesi. . Sempre l’assessore Penner, che da buon geometra-tecnico-progettista è professionalmente portato a prevedere tutto, dichiara che ci sarà comunque un controllo e non ci saranno problemi. Un gufo non avrebbe gufato meglio. Problemi? Forse ve ne risultano? Ma, a disastro avvenuto e conclamato, l’assessore Penner potrebbe gentilmente indicarci chi avrebbe dovuto controllare? E chi avrebbe dovuto controllare ha poi controllato? Ce n’è già abbastanza per indurre uno STRUZZO a nascondere per la vergogna la testa sotto la sabbia – magari nel buco dello scavo. E non è ancora finita. Ci risulta infatti che prima dell’inizio dei lavori almeno un Condominio di via Belvederemanifestasse la propria preoccupazione in merito all’intervento previsto, inviando al Comune lettere di giustificato timore. Magari era solo un timore infondato scaturito da forme psicotiche ansiose. Però, dopo l’inizio dei lavori, già a partire dall’aprile 2009, giunsero al Comune altre lettere, stavolta di segnalazione di danni agli edifici e, addirittura, un provvedimento di inagibilità da parte dei Vigili del Fuoco, con successivo sgombero, di uno dei fabbricati coinvolti (la villetta gialla). E tutto ciò mentre per il nostro piccolo Paese si vociferava insistentemente di crepe nelle case, lesioni, danni, ecc… ecc… ecc.
Qualcuno ha controllato? Lasciamo stare per il momento l’idraulico che di crepe può anche non capirci un tubo … ma il geometra – ex postino e neo miglior assessore di tutti i tempi – oltre forse ad accertarsi della corretta affrancatura delle citate missive, ha verificato sotto l’aspetto tecnico la situazione? Sono stati presi dei provvedimenti di dovuta cautela nell’interesse della collettività? Sono stati disposti accertamenti tecnici? Insomma qualcuno si è preoccupato e magari è andato a vedere?
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L’assessore Penner (foto IVG)
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A noi non risulta nulla di tutto ciò. Risulta però che in data 12 Ottobre, e cioè oltre sei mesi dopo le avvisaglie del problema, l’Ufficio Urbanistica del Comune disponesse temporanea sospensione dei lavori richiedendo all’Impresa e al Direttore dei Lavori, perizia tecnica giurata e asseverata attestante … l’attuale stabilità e le condizioni statico-strutturali dei luoghi sia di cantiere che a monte dello scavo e che scongiuri ogni fenomeno progressivo di dissesto. Tutto ciò al fine di confutare le obiezioni avanzate da privati che, con esposti promossi in diverse sedi (Provincia, Comunità Montana, Corpo Forestale dello Stato, Comune) hanno accusato le operazioni di scavo e infilaggio dei tiranti come causa di fessurazioni e dissesti negli immobili di altri privati ubicati a monte dello scavo dell’autorimessa. |
Perizia, redatta ed asseverata dallo stesso Direttore dei Lavori del cantiere, che esclude qualsiasi problema di stabilità; perizia prontamente consegnata in Comune il 16 ottobre a cui – altrettanto prontamente – ha fatto seguito l’immediata autorizzazione del comune alla ripresa dei lavori. Si può chiedere all’oste se il vino è buono? O al venditore di auto usate se il motore della Prinz verde di cui sopra è in ordine? A Noli si! A Noli tutto si può! Ma sopratutto leggendo attentamente, e in ricerca di nesso logico-causale, il testo della lettera inviata dal Comune si può dedurre che al 12 Ottobre 2009 in Comune sapevano le cose che oggi dicono che allora ignoravano: 1) gli immobili a monte dello scavo presentavano fessurazioni e dissesti; 2)privati avevano con esposti (anche al Comune) accusato le operazioni di scavo quali causa dei citati dissesti e fessurazioni Facendo una veloce ricerca su Internet in merito ai doveri del Sindaco scopriamo che ai sensi della Legge 225 del 1992:
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