“Vado Ligure e Tav, partiti e sindacati inefficaci

“Vado Ligure e Tav, partiti e sindacati inefficaci:
senza pudore, dignità e onore
I poteri forti  (…..), il potere politico e giudiziario, piegano la volontà popolare”

 “Vado Ligure e Tav, partiti e sindacati inefficaci:
senza pudore, dignità e onore
I poteri forti  (…..), il potere politico e giudiziario, piegano la volontà popolare”
 

Caro Franco (Astengo),
mi pare che ancora una volta tu abbia centrato il problema: partiti e sindacati (assolutamente inefficaci i primi perché frantumati in personalismi o addirittura vocati al servilismo verso un criminale piduista, miopi i secondi, pregni di vetero-concetti di industrialismo e di efficientismo, senza un minimo di prospettiva ad ampio raggio e di lunga portata) non si sono ancora accorti che siamo di fronte non più ad un epoca in cambiamento, ma ad un cambiamento d’epoca

 Non lo dico io, lo dice e lo scrive in una sua lettera pastorale Luis Infanti della Mora, vescovo in Patagonia, a proposito del saccheggio che società che fanno capo ad ENEL compiono dell’acqua di migliaia di chilometro quadrati di quel territorio.

E continua con concetti fondamentali che dovrebbero essere ormai più che ovvi ad intelletti onesti e che sono immediatamente applicabili al problema della TAV o della centrale di Vado Ligure, per la quale il PD, dopo aver lanciato lo scorso anno una raccolta di firma per contrastarla, oggi ne celebra l’approvazione a partire dai suoi vertici regionali: 

I poteri forti comprano il potere politico e giudiziario, piegando la volontà popolare ad interessi di grandi soggetti economici che senza scrupoli sottraggono beni e risorse senza alcun rispetto per le popolazioni locali.

In questo contesto si inserisce la crisi ecologica con conflitti causati dalla necessità di approvvigionarsi di riserve e di fonti di energia esauribili spacciate per inesauribili. 20 milioni i nuovi “profughi ambientali”

Le energie di morte (petrolio, carbone, gas e nucleare) sono nelle mani di monopoli.

La casa comune (terra, acqua, aria e sole-luce) viene aggredita ed i più vulnerabili non hanno la capacità di reagire.

Caratteristiche del nostro tempo: forte instabilità nel lavoro, nella famiglia, nella società; globalizzazione, poteri forti dei monopoli, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale; strutture di potere economico (crescita incondizionata, consumismo, privatizzazioni che creano gli esclusi: popoli, culture, persone più vulnerabili).

Allora Luis Infanti  propone una visione del mondo Ecocentrica che supera la visione antropo-centrica (l’uomo al centro e tutto al suo servizio, propria della tradizione della Chiesa) e cosmo-centrica (il cosmo al centro e tutto in sua funzione con un ruolo dell’uomo residuale). Due logiche escludenti  per cui “se non possiamo eliminare la povertà allora eliminiamo i poveri”.  

Ed è la visione che salva il pianeta che porta a nuovi e più stabili assetti sociali, che riconcilia l’uomo con il suo territorio ed il suo ambiente, che produce opportunità rinnovate di lavoro e di stabilità. 

Ma oggi, in Italia e nel mondo occidentale soprattutto, tutto ciò è mito, è “utopia per ambientalisti maliconici e sognatori”, è violentemente negato da chi ha le leve del potere e da chi, a destra come a sinistra, nei partiti come nei sindacati, lo serve senza pudore, senza dignità e senza onore. 

 Mimmo Filipi

 

 

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