Noli

UN UOMO TRANQUILLO
Daniele ci ha lasciato, vigile onesto che portava la divisa con giusta ed equilibrata fierezza, umanità d’animo e grande senso del dovere, schietto

UN UOMO TRANQUILLO
Daniele ci ha lasciato, vigile onesto che portava la divisa con giusta ed equilibrata fierezza, umanità d’animo e grande senso del dovere, schietto
  
Daniele Ganduglia, l’ho sempre considerato un uomo tranquillo.
 L’ho conosciuto come collega durante questi anni di mia permanenza al Comune di Noli, un uomo onesto che portava la divisa con la giusta ed equilibrata fierezza di chi sa di avere un incarico ed un compito delicato e di responsabilità ma al tempo stesso che lasciava trapelare un umanità ed una bontà d’animo che andava oltre lo sguardo apparentemente burbero che poteva mostrare a chi se lo trovava di fronte mentre magari doveva riprendere o sanzionare nell’adempimento del suo dovere.
L’ho conosciuto meglio come collega è mi sono da subito e sempre trovato bene ed in sintonia con il suo modo di fare, pensare e di lavorare, perchè era una persona schietta, uno che le cose te le diceva in faccia subito chiaramente senza fronzoli e senza possibilità di fraintendimenti, una persona onesta con una faccia sola, qualità rara di questi tempi nel nostro paese.

L’ho conosciuto meglio come compagno di squadra, in quelle poche occasioni che ho avuto di condividere con lui con la squadra AIB della Protezione Civile, quando all’altipiano della Manie prestavamo assistenza notturna durante estati più felici nelle quali la foresta si animava per 24 ore di pazzi che la percorrevano in bicicletta .

 Quelle notti mi ricordo passavano velocemente, perchè la sensazione che provavo era quella di essere con un amico di vecchia data, quando mi raccontava dei tempi passati di Noli, della sua gioventù, facendomi partecipare con l’immaginazione ad episodi di vita vissuta da lui ed altri Nolesi suoi coetanei di mia conoscenza.

 Aveva nei confronti miei e di altri ragazzi della squadra un atteggiamento quasi paterno, ed essendo quasi coetanei direi da fratello maggiore, ed anche in quelle notti mi ricordo si dava da fare con l’organizzazione delle vettovaglie e della cucina da campo accertandosi sempre se avevamo tutti da mangiare e da bere, in alcune occasioni mi ricordo c’erano anche i suoi figli e traspariva il profondo affetto che avevano nei suoi confronti e l’amore che lui aveva per loro.

 L’ho conosciuto forse poco rispetto a tanti suoi amici me ne rendo conto, ma anche se poco l’ho conosciuto pure nei momenti veri e sinceri della vita.

 Ho conosciuto Daniele e sono rattristato come tutti i suoi amici di non poterlo più frequentare, ma al tempo stesso sono felice e fiero di averlo conosciuto perchè ho conosciuto un uomo tranquillo, e soprattutto ho conosciuto UN UOMO.

 Grazie Daniele

 Eugenio

 

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