La terza guerra mondiale è dietro l’angolo?
Il 4 giugno 2015 Giulietto Chiesa aveva profetizzato: “siamo vicini alla terza guerra mondiale”. Io mi auguro che si sia sbagliato. Ma Voglio sperare che in 7 anni l’Occidente abbia predisposto un piano diplomatico per trattare con i guerrafondai o per impedire che la terza guerra mondiale sia l’ultima per l’umanità.
Da quel poco che si riesce a capire, Europa e America hanno lasciato a Putin piena libertà di organizzarsi, e lo hanno anche finanziato importando dalla Russia grano petrolio gas e chissà cos’altro.
Intanto in Ucraina i massacri di adulti e di bambini incolpevoli continuano, e fino ad ora non si capisce se e quale contromisura America ed Europa hanno predisposto per fermarli.
Appena insediato alla presidenza degli Stati Uniti, Biden si è affrettato a sfidare Putin chiamandolo “Killer” e aggiungendo “te la farò pagare”.
E aveva un sacco di buone ragioni per farlo, perché Putin è una sua vecchia conoscenza. Biden, dal 2009 al 2017 è stato vicepresidente degli Stati Uniti nonché consigliere del presidente Obama per due legislature.
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Posto che l’atomica non si ferma con la lingua, quali misure ha predisposto per poter sfidare ora “l’amico Putin” senza mettere a rischio l’intera comunità mondiale, Europa in primis?
Sfidare un killer o un matto con un arsenale atomico di tutto rispetto, e spedire donne vecchi e bambini ad affrontarlo con le bottiglie di salsa riciclate Molotov, è davvero roba da statista responsabile della prima potenza mondiale?
Ma forse aveva ragione quel tale a dire: “quando i ricchi si fanno la guerra sono i poveri a morire.” In Italia, oltre alla nostra, e a quella che ci arriva gratis da sud, è iniziata a valanga l’importazione di povertà e profughi da est.
Persino chi avrà la fortuna di uscire ammaccato ma vivo da questa guerra “matti contro matti” rischia di morire di fame per il tracollo dell’economia mondiale e italiana in primis, per la carenza di risorse energetiche e alimentari e per l’esplosione dei prezzi.
Alla guerra con le bombe intelligenti per centrare gli ospedali invece delle caserme, si è aggiunta la guerra con le sanzioni a “rinculo garantito” che mirano ad uccidere il nemico Putin, ma facendo collassare le economie di mezzo mondo uccideranno milioni di amici in Europa America e ovunque.
Un tale diceva che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai Generali. Ma anche l’economia è una materia troppo complessa e delicata, per illudersi che i “geni” della politica, con la guerra delle sanzioni, sappiano scongiurare la guerra atomica ed evitare il collasso dell’economia globale per salvare l’umanità.