La classe media è il sistema immunitario salva Popolo

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Calvino diceva: “un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.
In Italia, il sapere è pensato e distribuito per l’arricchimento intellettivo degli italiani e in funzione della giustizia sociale, o serve a ben altro?

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A giudicare dalle attuali condizioni del fu Belpaese, temo che il sapere scientifico e la fede politica non siano messe sufficientemente in discussione, per evitare che assumano la stramillenaria e stramaledetta funzione di predisporre allo sfruttamento, deboli, poveri e indifesi, per garantire l’arricchimento legale e crescente a ricchi e potenti.
I poveri, (costretti a rubare anche l’aria che gli serve per rimanere in vita) guardano con invidia i ricchi “onesti a prescindere”, che non solo non fanno un giorno di galera, ma addirittura non vengono raggiunti da un avviso di garanzia, né chiamati a pagare una multa per divieto di sosta, anche se presi in flagranza a rubare poveri con la pala meccanica.
Ma possiamo consolarci, sul pianeta non siamo soli in queste “eccellenti” condizioni.
Non solo l’Europa, ma tutti i potenti del pianeta (come fossero le tre scimmiette) stanno lasciando da tre decenni che il Mediterraneo si riduca a cimitero, e nessuno muove un dito.
Dei 200 stati del mondo, (di cui almeno quattro potenze mondiali armate fino ai denti e pronte a scatenare un conflitto atomico) nessuno tenta di fermare lo stillicidio genocida di immigrati nel Mediterraneo e ancora peggio, da un anno e mezzo la carneficina in Ucraina.
Quelli chiamati pomposamente Stati di diritto, con la loro bella Costituzione, i loro bravi codici, le loro brave leggi, sono progettati “ad Paperoni”.
Perché, a chi ruba miliardi sia garantita non l’impunità, di più, l’immunità.
Il Ministro della Giustizia Nordio, ha detto: in Italia “anche un imprenditore onesto non può pagare tutte le tasse”.
“La nostra legislazione tributaria è piena di ossimori, se un imprenditore onesto decidesse di assoldare un esercito di commercialisti per pagare fino all’ultimo centesimo di imposte non ci riuscirebbe perché comunque qualche violazione verrebbe trovata, le norme si contraddicono”. Non fa una grinza.
Per numero di leggi e di giuristi l’Italia non è stata mai seconda a nessuno. Ora provate a riflettere come è ridotto popolo e Stato, culturalmente, giuridicamente, socialmente ed economicamente, dopo tre quarti di secolo di “politiche allegramente inique”. Degli Imprenditori suicidi in Italia si è perduto in conto.
Sull’altare della giustizia sociale truccata, ora non finiscono immolati solo i poveri.
Anche la classe media, prima con la pandemia e ora con la guerra e l’inflazione galoppante, è chiamata a contribuire a l’accumulo famelico dei ricchi e potenti.
Tutto questo sta portando le due ultime generazioni benestanti ad arrampicarsi sugli specchi per non retrocedere nella povertà.
La “fedina morale” della classe media intellettuale e produttiva non è più immacolata come una volta. Chi stava tentando di salire qualche gradino della scala sociale, ora è chiamato tributariamente a fare da ammortizzatore, tra la fame dei poveri da cui non c’è più niente da spremere e l’appetito famelico e crescente dei ricchi.
Pensate davvero che l’Italia possa dirsi ancora Stato di diritto, con questa abominevole giustizia occupazionale, retributiva e tributaria, che condanna un intero popolo a tenersi in equilibrio sulle montagne russe della globalizzazione, tra rare impennate di benessere e decennali picchiate di impoverimento?
Non essendo addetto ai lavori, io non distribuisco verità. Ma temo che per i governanti, maneggiare incautamente i fili dell’alta tensione sia meno pericoloso ché derubare, tartassare e impoverire la classe media, col rischio di convertirla, da sistema immunitario salva Popolo, in patologia assassina.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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