Il vero potere è degli intellettuali pensanti e lavoratori votanti
Due classi sociali potrebbero essere concretamente il locomotore della civiltà e portarsi (volenti o nolenti) tutti gli altri a rimorchio:
1) per come siamo messi ora in Italia e credo nel mondo, gli intellettuali senza portafoglio, “sanno ma non possono”. Se non hanno risorse finanziarie proprie, sono condannati a curare i “pulitissimi” interessi dei lupi per procurarsi di ché vivere.
2) E i lavoratori inconsapevoli che non sanno e non hanno, SE BENE INFORMATI, potrebbero cambiare il mondo.
Che lo vogliano o no; tutti gli altri finiscono trainati da queste due forze a tutt’oggi volutamente ingovernate, per sfruttare al massimo la loro ignoranza e distruttività: ecologicamente devastante per la natura; ma per i potenti della politica, della finanza e del mercato, fonte inesauribile di potere e profitto. Insomma, “tutto grasso che cola”.
Perciò il mondo non è irreversibilmente in mano alla politica corrotta o alla Finanza rapace come credono i più; ma, depositari del sapere permettendo, in mano alla cultura.
Se gli intellettuali tornassero con i piedi per terra a servire gli agnelli, (a curare la dignità e la vita dei poveri, dei lavoratori, dei pensionati, degli indifesi) alla lunga quella dei lupi (dei rapaci e guerrafondai) diventerebbe una poverissima razza a rischio estinzione.Franco Luceri da il rebus della cultura