Il Ministero della Produzione Futura

Mi sono messo a leggere questo articolo…..Il Ministero della Produzione Futura

Perché potenzialmente utile al mio blog di informazione politico-sociale e mi si sono aperti molti dubbi e riflessioni che vorrei proporre a chi ha più competenze di me per ragionarci e giusto per non essere tacciato di sopravvalutazione di conoscenze economiche.
Invito a leggerlo solo chi è un po’ attrezzato sul piano intellettuale per capire se dice cose serie o parla di fatti ignoti ai più.
In pratica le tesi di fondo è una dicotomia fra pianificazione economica e organizzazione algoritmica fatta dal mercato stesso. Argomento complicato.
La pianificazione economica di nascita socialista o marxista (In Russia da Lenin a Stalin e anche altrove) è un derivato che a mio avviso non ha possibilità di rivelarsi utile al giorno d’oggi in un mercato che è indubbiamente anarchico in parte e costruito su informazioni ed investimenti catturati o indotti da entità ben precise.
Dice l’art. Citato di Jacobin: Una forma nascosta di pianificazione

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Ma è davvero il mercato a orientare la finanza verde? Quando si inizia a scavare, colpisce quanto poco i principali attori dell’economia verde facciano affidamento su questa presunta efficienza del mercato. Le decisioni finanziarie si fondano, in realtà, su dati, modelli e scenari prodotti al di fuori del mercato. Senza che lo si ammetta, ci troviamo dunque di fronte a una forma di pianificazione economica.
Cosa determina le linee di fondo sono piuttosto, per quanto ne capisco, gli algoritmi dei vari traider di mercato, degli investitori alla Blackrok con l’aggiunta che spesso ognuno di questi “attori” programma per se stesso e come tale entra in netta collisione con altri colossi finanziari.
Fatto il centro nelle varie borse mondiali ognuna con un suo “targhet” i colossi bancari e finanziari si fanno guerre mai dichiarate, ma con l’attenzione magari di rovesciare l’andamento ma di non rovinare il sistema e quindi con un “do ut des”non dichiarato, ma reale.
Badate bene che in queste azioni ci sono varie componenti che agiscono: dalle banca mondiale alle banche nazionali ancora “libere” dei vari paesi emergenti come USA, Inghilterra, Germania, ma anche CINA, India, Europa, ecc.
Attraverso operazioni delle loro banche nazionali o con apposite emissioni di crediti finanziari creano rincorse della borsa di riferimento con relative fluttuazioni dei prezzi. Dietro ogni quotazione asettica in sé ci sono persone, di ogni provenienza, consumatori, lavoratori, ricercatori, ecc che appunto sono legati a quegli andamenti
Per fare un es. è venuto ormai alla luce come per l’energia e la sua collocazione di prezzo non sia tanto un problema della guerra in Ucraina o delle sanzioni EU che hanno spaccato il mercato interno e mondiale, ma la causa banale sono algoritmi di future alla borsa Olandese del TTF(voluta dalla UE) dove si decidono quotazioni.
Vale per la borsa del grano a Chicago e per tutte le altre
Vale per Grandi Imprese digitali https://forbes.it/classifiche-forbes/forbes-lists/digital-100-la-classifica-delle-aziende-che-stanno-plasmando-il-mondo-digitale/ indicizzate su Forbes
Quindi il tema è che all’origine di decisioni di produrre o meno un prodotto ci sta una battaglia per acquisire informazioni attendibili dentro cui capire cosa serve per fare business e dopo di che ognuna delle grandi player agisce .
Vale per l’energia, le armi ed i sistemi militari, l’alimentare, la medicina, i trasporti, l’istruzione, il turismo, ecc, ecc.
Chi cattura le migliori info vince o almeno si colloca in valori di business.
Come fai a controllare un mercato così?
Gli americani che da dopo la seconda guerra mondiale si sono trovati proprio anche grazie alla crescita esponenziale degli abitanti, e allo sviluppo della I.A. concorrenti imprevisti.
La stessa storia della guerra in Ucraina su pressione NATO e con perno sul militarismo di Zelensky e soci era nata con la convinzione che la Russia come nemico si potesse distruggere spingendo le contraddizioni e fornendo all’Ucraina sempre più armi.
Si sono dovuti ricredere perché la diplomazia russa ha incontrato i favori della Cina e dei Brics con nuova ristrutturazione complessiva del mercato mondiale. Mentre li si sparava, le borse entravano in fibrillazione e attivavano nuovi algoritmi in fibrillazione generale mutando soggetti, tipologie, aprendo nuove vie di favore mercantile fra continenti.
La politica che ha le sue basi in questa situazione mondiale si attrezza appoggiando via via le situazioni più confacenti al proprio credo.
In Italia siamo avanti su questo e mentre non ci sono seriamente collegate due banche dati ad esempio fra comuni e agenzia entrate o catasto o altro però va avanti con un rilancio a piene mani fra varie regioni la privatizzazione della sanità, la difesa di fatto dell’impianto ormai obsoleto dei trasporti marittimi, ferroviari, autostradali, del continuo ricorso alla fonti fossili (anche colorando di green parole come gas), la difesa di progetti inutili e dannosi, ma necessari a determinate grandi imprese(Ponte sullo Stretto, Tav, Terzo Valico, e mille altre scelte imprenditoriali avvallate senza criterio).
In questa logica e non altra si colloca la cosidetta sinistra “sinistra” (PD e dintorni) come appoggio “logistico “ a tutto ciò che fa sviluppare il PIL, non la società reale dei territori (con ormai sei milioni di poveri per dire e molte persone fuori da ogni possibilità di lavoro e senza servizi, ne beni comuni)
Anche dove fanno uno sforzo muscolare per contrastare ad esempio la ventilata chiusura del reparto Maternità di Savona, cercano di localizzare come un caso specifico, non come un derivato che viene da lontano nel tempo (che ha attraversato governi di ogni fazione)di idea criminale di gestione della salute e di guadagno con la sanità considerata impresa soggetta alle regole.
Per riassumere:
– chi ha la possibilità di controllare algoritmi ed informazioni domina su mercati e persone
– la politica è chiamata a fare da mediatore fra una realtà dura per la popolazione e le esigenze di business ai Briatore, ai Berlusconi , agli Olivetti di turno
– La finta sinistra e i sindacati sempre più assumono le linee di fondo dove il lavoro è tutto, al di là della produzione, delle condizioni ambientali, del reddito per chi lavora.
– Fra l’opposizione reale fatta di piccoli gruppi civici, associazioni, ecc e chi determina algoritmi c’è davvero una divaricazione di possibilità, mezzi e capacità di mantenere il controllo molto alta.
– La massa delle persone sarebbe l’unico aspetto imprevedibile che potrebbe scoppiare e che in un lampo potrebbe colmare quelle differenze, ma per questo panem et circensis, ci sono i media che fanno opinione intervistando sempre gli stessi graditi al potere o ridicolizzando quei pochi usciti dai canoni(Orsini, ecc).
Mi farebbe piacere sentire opinioni anche nettamente contro!
18/11/2022      Gianni Gatti da  PAROLE LIBERE



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