Il libro della settimana: “Perché l’Ucraina combatte”

Perché l’Ucraina combatte
Un saggio civile sulla resistenza e sul senso dell’Europa

Nel libro “Perché l’Ucraina combatte”, Michele Chiaruzzi e Sofia Ventura propongono una riflessione lucida e coraggiosa su un tema che, a dispetto della sua drammatica urgenza, rischia di sprofondare in un assuefatto rumore di fondo: la guerra in Ucraina. Ma il libro non è solo un’analisi del conflitto, bensì un atto di militanza culturale in difesa della libertà, della verità e del progetto europeo.

Un pamphlet necessario

Il testo, snello ma denso, si muove tra il saggio politico e il pamphlet civile. I due autori, entrambi noti per il loro impegno intellettuale, rigettano l’equidistanza e smascherano le narrazioni ambigue e talvolta colpevoli che circolano nel discorso pubblico europeo. La domanda che guida la scrittura è tanto semplice quanto spiazzante: perché l’Ucraina combatte? La risposta, che viene articolata con rigore ma senza accademismi, ruota attorno a parole chiave come libertàdignitàresistenza e identità europea.

Contro il relativismo comodo

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Uno dei meriti principali del libro è quello di rifiutare i paralogismi del “benaltrismo” e del “pacifismo asimmetrico”, che pretendono di porre sullo stesso piano l’aggressore e l’aggredito. Ventura e Chiaruzzi smontano questi discorsi con l’arma della chiarezza, ricordando che ogni relativismo, in tempi di guerra, è una forma di complicità. L’Ucraina combatte – ci dicono – perché vuole restare libera. E noi europei dobbiamo domandarci se siamo ancora disposti a difendere la libertà, o se preferiamo chiudere gli occhi in nome di un malinteso realismo.

L’Europa come progetto politico

Centrale è il riferimento all’Europa: non come spazio geografico, ma come progetto politico e culturale fondato sullo stato di diritto, la democrazia e il rifiuto della violenza come strumento di risoluzione dei conflitti. Difendere l’Ucraina, sostengono gli autori, significa difendere questa idea di Europa, oggi più fragile che mai.

Un libro scomodo, ma urgente

Non è un libro neutro. È un testo schierato, scomodo per chi cerca una “terza via” tra aggressori e aggrediti. Ma è anche un libro urgente, che chiama i lettori a una presa di posizione chiara, senza alibi. In un tempo di fake news, ambiguità morali e appiattimento dell’informazione, Perché l’Ucraina combatte è un invito a riscoprire il valore del pensiero critico e dell’impegno civile.

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