Dove le emergenze caricano i “toreripolitici” fuggono

Forse non ce ne rendiamo conto, ma l’Ucraina è il maggior esportatore di prodotti agricoli. Se la guerra matti contro matti dovesse continuare, là si morirà di bombe, in Europa finiranno miracolati gli obesi e nel terzo mondo che da sempre vive di solidarietà, si morirà di fame. Di Franco Luceri

Quante volte i politici e gli esperti italiani affermano, manco fossero toreri in una corrida: “siamo preparati ad affrontare questa emergenza”.
Ma mentre loro si mettono in salvo con la borsa, ai cittadini incornati non rimane altro che leccarsi le ferite, pagando il conto per le emergenze mal governate, a parassiti, corrotti, usurai ed esattori.
È una costante. Se non si ha “consapevolezza” della sempiterna ignoranza e impotenza umana, ci si ritrova impreparati e disarmati di fronte a forze più grandi di noi, (la globalizzazione finanziaria, sanitaria, bellica) che costantemente minacciano di travolgerci.
Ed è proprio così che siamo messi adesso. Dopo due anni e mezzo di catastrofe pandemica ancora in corso, con morti e danni miliardari incalcolabili, è arrivata la guerra. E i nostri “sottuttoio”, ci aggiornano in tempo reale sui crimini contro l’umanità consumati in Ucraina, sul numero dei morti e sui danni che di riflesso subisce e subirà l’Italia e l’intera comunità mondiale per i matti del potere in servizio permanente effettivo che giocano alla guerra.

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Insomma, tanto per capirci, “L’Occidente”, considerato la più sicura e protettiva autostrada geopolitica a disposizione, è sprovvista di guard rail. Ogni volta che i SUPERpotenti sbandano, a finire fuori strada, in cassa da morto o peggio in una fossa comune, è l’umanità incolpevole e il pianeta.
A quel punto entrano in campo baldanzosi i massimi “esperti” in contabilità mortuaria per informarci sugli sviluppi quotidiani delle catastrofi, delle recessioni, delle guerre e delle sanzioni miracolose che promettono sfracelli futuri nella Russia di Putin, ma da subito uccidono salario, profitto e potere d’acquisto in Europa. (Italia in primis)
Insomma, per non farla lunga, se questi sono i limiti invalicabili del sapere umano, credo che i potenti impotenti della politica, i rapaci della finanza e i massimi “esperti” della “scienza” che gli reggono la coda, saranno miracolosi per la comunità mondiale se torneranno a darsi colpi di zappa sui piedi, dissodando un ettaro cadauno di terreno incolto e magari non ancora spietrato.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma l’Ucraina è il maggior esportatore di prodotti agricoli. Se la guerra matti contro matti dovesse continuare, là si morirà di bombe, in Europa finiranno miracolati gli obesi e nel terzo mondo che da sempre vive di solidarietà, si morirà di fame.
La situazione è talmente grave che il Commissario Ue per l’agricoltura ha chiesto di “produrre più cibo in Europa”. Ce la faremo? No senza petrolio e gas. Forse dovremmo iniziare a rinunciare a qualcosa, (magari ai “sotuttoio” che ci costano un occhio manco fossero Einstein) perché già da ora nella UE abbiamo un supplemento di 5 milioni di bocche ucraine da sfamare e l’esercito ucraino da rifornire di armi e di aiuti umanitari.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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