Cinema: Bloody money (A qualsiasi costo), di Lucky McGee

Bloody money (A qualsiasi costo), di Lucky McGee, con John Cusack, Ellar Coltrane, anno 2017, Usa, thriller, 89 minuti.

Locandina tratta da amazon.it che vende il film

Commento con spoiler

Tre amici, due ragazzi e una ragazza vanno a fare escursionismo in una montagna ricca di acqua ma abbandonata da tempo. Poco distante da loro, un piccolo aereo privato cade al suolo incendiandosi. Il pilota, che poco prima aveva buttato nel vuoto 4 grosse borse nere, si salva col paracadute apertosi regolarmente in tempo.
La ragazza lungo il bordo di un fiume scopre le borse, constatando meravigliata la presenza in esse di numerosi pacchetti di banconote.
I soldi appartengono al pilota dell’aereo caduto, un uomo che viene dalla Russia, un affarista privo di scrupoli, che usa la sua ideologia anticapitalista per compiere senza sensi di colpa misfatti nel territorio statunitense, pronto quindi anche ad uccidere per mantenere i suoi soldi rubati.
I tre ragazzi finiranno per litigare. Due vogliono approfittare della ricca situazione evitando di chiamare la polizia, il terzo che è il più povero (svolge un lavoro di pulizie) gioca la carta dell’onestà mettendosi di traverso agli altri due.

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La divisione dei tre sembra favorire il russo, che è un criminale, il quale darà una caccia spietata e intelligente ai tre per riprendersi il suo bottino…Ma qualcosa andrà storto per tutti e quattro…
Crime story di buona fattura, un film anche con location naturaliste straordinarie, fotografate con professionalità e passione artistica.
I contenuti del film hanno risvolti filosofici, ad esempio quando vengono sottolineati dalla narrazione i dualismi tra etica e appropriazione indebita di una ricchezza, o tra l’importanza superiore della vita individuale rispetto a quella sociale quando si è in prossimità delle felicità (precisamente quella che potrebbe dare una cosa succulenta scoperta improvvisamente), oppure il dualismo tra erotismo inteso come rinascita di un egoismo assopito da tempo e dall’altra la ricerca di una ricomposizione psichica unitaria lontana da ogni volontà corruttiva…
Regia di grande livello

 

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia
dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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