Albenga-Carcare-Predosa, Sindaci divisi

“Bretella” autostradale Albenga-Carcare-Predosa, Sindaci divisi. Il Sindaco di Albenga è favorevole, quelli del Finalese sono contrari.

 “Bretella” autostradale Albenga-Carcare-Predosa, Sindaci divisi. 

Il Sindaco di Albenga è favorevole,
quelli del Finalese sono contrari

La posizione dei Comuni del Finalese, circa il progetto “bretella autostradale” Albenga-Carcare-Predosa, è in netto contrasto con le posizioni espresse nei giorni scorsi dal Sindaco di Albenga.

 I Comuni di Giustenice, Rialto, Orco Feglino, Calice, Finale Ligure, hanno già dichiarato che l’opera non risolverebbe il problema dei trasporti e andrebbe invece a distruggere l’ambiente e

l’economia dell’entroterra. Il costo sarebbe inoltre proibitivo. I 3 miliardi di Euro di spesa prevista sarebbero molto meglio utilizzati per risanare il territorio sotto il profilo idrogeologico visti i disastri dei giorni scorsi. Oggi il Sindaco di Albenga si è invece dichiarato favorevole all’autostrada ritenendo l’opera di grande importanza.

Quello che è successo nei trasporti liguri in questi anni è sotto gli occhi di tutti ed è ben nota la situazione critica delle vie di comunicazioni che collegano i Comuni tra loro e l’intera provincia di Savona con il resto del nord. Una situazione che ha ripercussioni negative su tutta l’economia con proteste ormai quotidiane di imprenditori e sindacati. La mancanza di un collegamento ferroviario efficiente tra Savona e il Piemonte si farà sentire in modo ancor più pesante nei prossimi mesi con la piena operatività della “piattaforma” di Vado Ligure.

Il “no” alla bretella è motivato dal “grave danno che tale opera arrecherebbe al settore economico-sociale, a quello agricolo-forestale e alla salute pubblica, unitamente ad un impoverimento dell’offerta turistica. L’opera attraverserebbe una zona prevalentemente boscosa, un’oasi di verde mantenuta tale negli anni per volontà dei suoi abitanti, l’unica rimasta nella zona a ovest di Savona. Il tracciato attraverserebbe Verzi di Loano, San Lorenzo di Giustenice, la vallata di Rialto, il Ponte del Passo di Orco Feglino, la Colla di San Giacomo e l’area del torrente Pora nel Finalese: in pratica la distruzione di un paesaggio di grande bellezza. Un territorio noto a livello europeo per l’outdoor, i percorsi di mountain bike, le escursioni, la gestione del patrimonio boschivo e il relativo sviluppo della filiera verde.

I Sindaci del Finalese auspicano che la Regione Liguria cerchi di salvaguardare l’equilibrio fragile di questo territorio cercando di incrementare i mezzi di trasporti alternativo già esistenti. Migliorando le attuali vie completando in via prioritaria il raddoppio della ferrovia nella tratta Andora-Finale Ligure.

 Raddoppio che i Verdi ritengono oggi necessario come tutti i collegamenti ferroviari realizzati per sostituire il trasporto su gomma. Per questo si vuol ricordare ancora una volta quanto detto dal Prof. Willi Husler- Docente-Specializzato in pianificazione e organizzazione dei trasporti, con studi in Italia,Austria e Germania: “la congestione della nostra ferrovia ha raggiunto livelli drammatici e costringe tante persone all’uso dell’auto o alla rinuncia al viaggio in Liguria.  Il raddoppio completo della ferrovia Genova-Ventimiglia e l’ammodernamento della linea (intervallo minimo fra i treni, sagoma e lunghezza dei treni, utilizzo notturno per il trasporto merci) potrebbe diventare un modello europeo”. Una linea a doppio binario è in grado di smaltire il traffico di merci e persone che riceve un’autostrada a 4 corsie. Quindi il Prof. Husler si è dichiarato decisamente contrario alla “bretella” rilevando come la crescente domanda di mobilità lungo la direttrice Ceva-Savona-Riviera di Ponente, negli ultimi sessant’anni sia stata soddisfatta potenziando solo il trasporto su gomma, dimenticando le grandi opportunità di un corretto trasporto ferroviario. Treni comodi e frequenti limiterebbero quell’invasione di auto che soffoca tutti i centri costieri, specialmente nella stagione estiva. Saranno interessanti altre valutazioni di pari livello scientifico.

 

 

Il Portavoce dei “Verdi” della provincia di Savona, Gabriello Castellazzi

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