Sul fronte non opposto (a livello di schieramento politico) anche se con qualche rappresentante del centrosinistra, la compagine capitanata da Roberto Avogadro, ex sindaco leghista e senatore della Repubblica. 

Unica sinistra, pura, quella di “Altrocantiere” con candidato primo cittadino Jan Casella. Tanti nomi, almeno sulla carta, nuovi, ma tutti con esperienze legate ai partiti. 

Eppure c’è anche chi, addirittura, vorrebbe farci credere di non essere appoggiato da forze partitiche nonostante chiare spinte propulsive provenienti dall’Imperiese. 

In ballo c’è il futuro di Alassio, ma anche la carriera politica di molti. 

L’area Pdl, compresi gli “irrequieti”, è sicuramente quella più movimentata e sul fronte alassino il “Popolo della Libertà” è costantemente “sotto sorveglianza”. 

Sulle persone, a livello di moralità, nulla da eccepire. Sono le indiscrezioni, le curiosità quelle che più attraggono l’attenzione dei cronisti. 

“Anche Noi per Alassio”, associazione culturale apartitica,  non si schiera anche se tre dei suoi sostenitori (per scelta personale) hanno deciso di mettersi in gioco (Maria Vittoria Chicca Ienca, Sergio Gaibisso e Fabio Lucchini). 

Persone impegnate nel sociale e tutte, ognuno in settori diversi, decise a lavorare per il futuro della loro città). Non ci nascondiamo e non facciamo nascondere nessuno, soprattutto coloro che giocano a carte scoperte senza doppio gioco o interessi superiori al bene della collettività. 

Quello che più ci attira è, però, capire cosa sta accadendo in casa berlusconiana. 

Il Pdl, locale ha dato grande spazio alla Lega nonostante sul tavolo delle candidature ci fossero nomi di peso come quello dell’avvocato Emanuela Preve, dell’attuale vice sindaco reggente, Gianni Aicardi, e dell’ex direttore di banca, Angelo Parolini. 

Tutti nomi che a Imperia erano graditi. Ma tutto si è concluso con il nulla di fatto aprendo la strada maestra alla candidatura del giovane odontoiatra Luca Villani. 

Il concedere tanto alla Lega avrebbe così rafforzato, almeno è quanto si mormora, le attenzioni dell’ex  ministro, Claudio Scajola, verso formazioni che accomunerebbero al loro interno personaggi di destra e di centro, ex Udc, ex Margherita. 

Siamo alle indiscrezioni, al sentito dire, anche se la nascita, ormai non  troppo lontana di un “Grande Centro” con al suo interno Luca Cordero di Montezemolo, avrebbe messo in movimento le realtà imprenditoriali rivierasche. 

Il Pdl spaccato starebbe a significare l’avvicinamento all’area di Marcello Dell’Utri di alcuni personaggi sino a poco tempo fa vicini all’onorevole Claudio Scajola. 

Ciò avrebbe indotto amici dell’ex ministro ad attivarsi per mettere in campo forze diverse da quelle che fino a oggi l’avevano rappresentato. Intanto l’operazione “Grande Centro” potrebbe svilupparsi ulteriormente anche dopo l’arrivo ad Alassio del segretario provinciale dell’Udc savonese, Roberto Pizzorno, diventato direttore responsabile de “L’Alassino”, il mensile “voce” dell’Associazione “Vecchia Alassio”. 

                                                         Daniele La Corte