Elezioni a Loano

Dopo la tavola dei mostri
i manifesti degli orrori….a Loano

Dopo la tavola dei mostri
i manifesti degli orrori….a Loano
  

I loanesi amanti dell’orrido avranno da sbizzarrirsi alle prossime elezioni.

Ho fatto una passeggiata per Loano pensando che in fondo la persona che si prende la responsabilità di guidare la MIA cittadina dovrebbe avere un’aria rassicurante, dovrebbe infondermi fiducia, dovrebbe suscitare in me sentimenti affettuosi e di stima. 

Oppure….dovrebbe avermi fatto un grosso favore e l’obbligo di gratitudine mi spinge a ricambiare con un voto (di famiglia: minimo 3).

Ma siccome io sono un poveretto che si è sempre fatto il mazzo per campare, favori non me ne ha mai fatto nessuno e forse anche la mia antica discendenza ligure che evidenzia un caratteraccio burbero e orgoglioso, non mi ha mai spinto a chiederne…

 

Quindi, scartata l’ultima ipotesi e ragione di voto, ho dato un’occhiata ai manifesti che rappresentano i candidati sindaco di Loano.

Partirei dalla new entry Paolo Tosi, giovane, carino, lavoratore (fa l’idraulico ed è anche abbastanza onesto), con una discreta cultura e simpatico. Ma cosa ci fa in mezzo ai comunisti?

Comunque lui e il suo mini-esercito di temerari meritano un applauso, se non altro per il coraggio e la voglia di contrastare il “sistema Loano” e l’utopia di un programma semplice e attuabile, forse anche troppo.

Passiamo a Dino Sandre di cui ho già speso qualche parola la scorsa settimana. Mia moglie dice che il grande manifesto che lo ritrae sembra la locandina del cinema (non il Loanese perché non c’è più….), sembra un grande attore coi capelli lunghi al vento.

In effetti è un bell’uomo e ha un sorriso rassicurante, peccato per la sua piccola (e coraggiosa?) “armata Brancaleone” che dovrà tirarsi dietro, che negli anni passati ha fatto tante chiacchiere e rare volte opposizione. Dopo aver letto le critiche (sacrosante) all’amministrazione in carica aspettiamo di leggere il suo programma per Loano. Per quanto possa contare un programma, di cui sono colmi gli archivi.

 In ultimo, Luigi Pi-gnocca, ops, Pignocca. Me lo sono trovato di fronte in Corso Europa vicino ai giardinetti (fortuna che non ho un nipote di età prescolare), un gigante, il mega-manifesto che evidenzia dalle sopraciglia a metà del mento, con quei denti che pare voglia mangiarci tutti!

Che PAURA!!!

E poi, tra un “santino” e l’altro, a proposito di “Santini” , mi sono ritrovato fra le mani il candidato consigliere comunale Agostino Delfino per il PDL e la curiosità mi ha spinto ad andare a vedere chi è questo signore.

Ed ecco la vera sorpresa del PL (populinus lodanesus): il signore in questione altro non è che il vice presidente dell’associazione Vecchia Loano quella del Carnevale per intenderci, e il presidente è il Sig. Santino (appunto) Puleo, Santino che sostiene Delfino che corre per la lista Vaccarezza ops, Pi-gnocca, quella banda bassotti che ha boicottato per anni il carnevale, ha promesso e mai mantenuto.

Lo stesso Vaccarezza è diventato Sindaco grazie al Santino che gli ha fatto propaganda e ha preso più voti di lui 10 anni fa e poi una volta insediatosi a Palazzo S. Pietro ops, Doria, l’ha silurato offrendogli l’ultimo degli assessorati. Tutto quel casino , quel rancore, quegli insulti e quell’odio e adesso Santino sostiene un candidato della sua lista?

Mah….o gli piace il “siluramento posteriore” o la dignità è in estinzione.

Per chi non vuole rinunciare al diritto/dovere di voto, una volta in cabina elettorale può avvalersi della vecchia conta “Ambarabàciccìcoccò”.

I “favoriti” ringrazieranno.

Gli arditi oseranno.

I romantici sfideranno.

Quelli come me sono troppo vecchi per fare la conta e giocare ancora a “guardia e ladri” e troppo orgogliosi per trovare un compromesso inesistente.

GIAMBELLO

Luigi Pignocca (foto IVG.it)
Dino Sandre (fotoIVG)
Paolo Tosi (fotoIVG)

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