Spunta di nuovo il porticciolo di Spotorno

SPUNTA DI NUOVO IL PORTICCIOLO DI SPOTORNO
Dopo vari pareri negativi della stessa Regione, ora vogliono reinserire la possibilità di realizzare il porticciolo da 250 posti a spotorno. Pubblichiamo un comunicato stampa del wwf del  2011 con gli atti  della Regione

 

Dopo vari pareri negativi della stessa Regione,  ora vogliono reinserire la possibilità di realizzare il porticciolo da 250 posti a spotorno !!!!!

un comunicato stampa del wwf nell’anno 2011

Progetto porto spotorno noli il NO del WWF

Fondo Mondiale per la Natura

Sezione Liguria

Savona, lì 02/10/2011              

Progetto del porto a Spotorno-Noli, Il WWF: confidiamo nelle decisioni tecniche prese dalla Regione. L’area è incompatibile.

Il WWF ha presentato osservazioni all’adozione delle varianti regionali al Piano della Costa. In sintesi ha sostenuto la posizione e LE VALUTAZIONI TECNICHE espresse dalla Regione Liguria anche in relazione alla Conferenza di Servizi, dove si legge:

“..Si rileva inoltre che il quadro di riferimento per le valutazioni degli aspetti riguardanti la gestione integrata della costa è stato aggiornato con l’approvazione da parte del Consiglio Regionale delle Misure di salvaguardia per la difesa delle coste e degli habitat costieri dall’erosione marina (DCR n. 29/2009), che sanciscono la priorità del mantenimento della spiaggia e delle sue funzioni dinamiche, nonché dai principi fondanti il Piano di tutela dell’ambiente marino costiero in corso di redazione. Tali considerazioni, insieme con il principio di cautela applicato con riferimento alle criticità bionaturalistiche, suggeriscono la non sostenibilità di entrambe le soluzioni progettuali proposte  volte ad inserire una struttura portuale nel contesto in parola..”.

E ancora:

“…In base alle considerazioni sopra riportate, pur a fronte degli intendimenti manifestati dalle Civiche Amministrazioni, si ritiene che entrambi i progetti preliminari presentino rilevanti criticità, sotto gli aspetti valutativi di competenza della Regione, tali da non poter essere considerate superabili attraverso l’imposizione di prescrizioni correttive o modificative.

In particolare, sotto il profilo paesistico, ambientale ed urbanistico-pianificatorio, si ritiene che il progetto presentato dalla soc. La Marina s.r.l. ed in misura ancora maggiore il progetto presentato dalla Soc. Marina di Chiariventi interferiscano in modo significativo con le visuali verso mare dall’Aurelia, in quanto introducono soluzioni che comportano un’infrastrutturazione complessiva che si rivela inadeguata ad assicurare un corretto inserimento nel contesto e a garantire gli auspicati risultati di complessiva riqualificazione ambientale, paesaggistica ed urbanistica, desumibili dagli atti di pianificazione regionale e comunale. 

 


 

Pertanto sui due progetti preliminari in esame non può che esprimersi  valutazione di non ammissibilità all’ulteriore fase del procedimento, ai sensi dell’art. 6 del citato DPR 509/1997, sotto i profili di competenza regionale sulla base delle specifiche considerazioni ed argomentazioni in precedenza riportate. .”.

a tal fine il WWF ritiene osservare quanto:

a fronte delle criticità ed inammissibilità nonché improcedibilità riscontrate dall’Amministrazione regionale e contenute anche nelle nostre osservazioni inviate durante i vari procedimenti, si condivide la proposta di non confermare la localizzazione di realizzazione di un porto turistico ricadente nei Comuni di Noli e Spotorno sia per le valutazioni urbanistico-paesistiche che di carattere ambientale, e specificatamente indicate nella relativa scheda di valutazione, qui riportata nel testo contenuto nella proposta finale:

“..Per le valutazioni elaborate non sussistono le condizioni per la realizzazione di un nuovo porto turistico lungo tutto il litorale del comune, con ciò superando la previsione del PTC che va stralciata dal Piano ed eliminando inoltre, coerentemente con tale indicazione, la classificazione paesistica del PTCP di ANI TR-AI nella parte a mare…”;

E nelle Indicazioni generali per la riqualificazione del territorio, la valorizzazione del paesaggio costiero e la tutela dell’ambiente marino:

dove si legge:

“…Gli approfondimenti e le valutazioni elaborate connesse all’iter approvativo del progetto, hanno messo in luce criticità tali da far escludere la previsione di un nuovo porto turistico lungo tutto il litorale dei Comuni.

Innanzi tutto, infatti, la variante di salvaguardia della fascia costiera del PTCP ha sottolineato la qualità paesistica dell’ambito individuando un corridoio paesistico- ambientale il cui terminale a mare, in cui è stata individuata un’area sottoposta a regime di conservazione, interessa parzialmente l’areale già riclassificato ANI-TR-AI in sede di approvazione del PTC della Costa (DCR n.64/2000).

Il criterio a base di tale scelta è quello infatti di evitare nuove localizzazioni nautiche che provochino saldature tra centri abitati impegnando tratti di costa naturali o dotati di spiagge.

Sotto il profilo ambientale inoltre sono state rilevate criticità per quanto riguarda gli impatti sui processi costieri sia diretti (occupazione di superfici di arenili), sia indiretti (alterazione delle dinamiche costiere di alimentazione delle spiagge limitrofe); un ulteriore aspetto problematico è quello che riguarda gli effetti sul posidonieto esistente (SIC); se infatti è pur possibile evitare l’impatto diretto, non sembra altrettanto possibile escludere quelli indiretti sulla prateria che si presenta in buono stato di conservazione e con elevata valenza ecologica…”.

Conclusioni e proposte

–          non si riscontrano soluzioni alternative, né la possibilità di adozione di tutte quelle misure di mitigazione anche compensative atte a contenere i danni provocati dalla realizzazione di un porto turistico all’interno delle due aree subsiti del SIC;

–          tale opera comporterebbe anche con una serie di effetti negativi successivi la scomparsa di specie di interesse prioritario presenti in ampie zone con evidente compromissione di tutta l’area;

La realizzazione di una nuova opera portuale nell’area in oggetto, di certo non favorirà in alcun modo il mantenimento in buone condizioni dei due sub siti del SIC (che la Regione peraltro ha ampliato, vedi la delibera di Giunta regionale, n. 1561 datata 7/12/2005 – Proposta di riperimetrazione in scala cartografica 1:10.000 dei siti di importanza comunitaria (SIC) marini liguri.)

L’opera in questione inciderebbe negativamente su entrambi i sub siti A  e B del S.I.C in questione, in quanto le opere a mare andrebbero ad inserirsi nel mezzo di entrambi.

 Dalle criticità emerse risultano inoltre definiti in modo univoco gli impatti diretti ed indiretti sull’habitat marino, indipendentemente dalla attuale definizione formale dei confini dei SIC.

Si condivide la cancellazione dell’attuale previsione ANI-TR-AI ed al fine di rendere più efficaci le misure di salvaguardia proposte, si suggerisce una proposta di variante al PTCP Assetto Insediativo da ID-MA ad ID-CE per quanto riguarda la sola fascia costiera interessata dalle previsioni di porto turistico indicate nell’attuale PTC della Costa, evitando future previsioni di realizzazioni di porto o approdo all’interno della località Serra (attualmente occupata da un riempimento di materiale di varia natura) e di cui si chiede di escludere la realizzazione di tali impianti a fronte di eventuali proposte di compensazioni dovute alla obbligatoria e responsabile bonifica del sito.

 UFFICIO STAMPA WWF              

PIOMBO MARCO

 

Guardatevi anche gli atti ufficiali della regione

 

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