La Fumata

La Fumata

               La Fumata
 
Guardo il cielo e in lontananza,verso Genova,
sono rapita da nuvole grosse,grasse,di un bel bianco pulito!
Intorno solo cielo….un cielo azzurro e limpido 
che annuncia l’apertura della stagione settembrina 
che aprirà volendo o dolenti,
le porte all’inverno che speriamo sia ancora lontano….
 
Resto con gli occhi verso quell’orizzonte immenso,
mi è gia’ successo di farmi affascinare dalle nuvole,
come da bambini stesi su un prato a fantasticare, 
sulle forme e sui personaggi alle quali potevano somigliare…..
 
 
In alta montagna sono ancora piu’ fantastiche,
puo’ succedere che ci sembri quasi di poterle sfiorare,
e ad ognuno è successo di portare gli occhi al cielo e di vivere 
incantati qualche minuto verso il cielo….dalle nuvole.
 
Chi più chi meno, gioca a trovare forme,come quella di un animale,
o di una persona a noi cara, che magari non c’è piu’….
ma ci sono nuvole e nuvole e pensieri lontani,
ed è piu’ facile quando si possono distinguere bene
le forme delle stesse,se sono bianche in un cielo limpido e pulito,
come non sempre riusciamo a vedere….
 
E il mio pensiero va lontano, ad un amico che non c’è piu’,
morto sul lavoro,all’estero, in un paese lontano,in una fumata grigia!
Mi chiamò un giorno,
emozionato come un bambino alle prese con un nuovo giocattolo….
e mi disse:”sai , oggi ho assistito alla fumata!”poi il silenzio e di nuovo:
“Ma non saprai nemmeno di cosa sto parlando!”e fece una risata divertita….
 
A sua meraviglia,io risposi che sapevo benissimo,solo a grandi linee
cosa fosse,ma che non avevo mai visto nulla del genere…
E’ una tecnica che viene utilizzata con l’esplosione,
per l’attività estrattiva nelle cave,di materie prime e materie preziose…..
 
Mi raccontò con l’entusiasmo di un bambino,
la fumata,paragonandola a quelle grosse, grasse nuvole
che sembrano panna montata….. una delle pratiche e delle manovre ,
piu’ pericolose, quanto la piu’ fantastica che lui avesse mai visto…..
e che suo malgrado, faceva sul posto,con il suo lavoro!!!!
 
Dopo la sua morte, una morte bianca, giovane, troppo giovane per morire,
ogni volta che guardo il cielo,che deve essere limpido e 
immenso verso l’orizzonte,e vedo quelle nuvole grosse, grasse e bianchissime,
ho come la sensazione che lui mi stia mandando un segno,un semplice saluto!
 
Oppure che sia chissà dove a giocare ancora con il suo lavoro,
che lo affascinava e lo incuriosiva e lo eccitava,
tanto da paragonare “la fumata”
a una grossa grassa nuvola bianca…..addio amico mio,
a Gianni.
 
c.barux
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