Una sagra, le prime bottiglie di vino incoronato dall’etichetta. La tavolata inaugurale, con la partecipazione di personaggi della Savona “mediatica”. Siamo nel 1998, a Salea d’Albenga. Il fotografo Renato Esposito dell’allora ufficio di corrispondenza che Il Secolo XIX aveva aperto ad Albenga, era stato chiamato a immortalare la serata di alcuni invitati speciali. Bisogna incoronare l’ascesa del Pigato di Salea, e l’omonima sagra. Con tutta la gloriosa storia che si trascinerà fino ai nostri giorni, seppure con alterne fortune.

Indichiamo solo un personaggio, confidando che i lettori possano aiutarci a dare un nome a tutti gli altri, viventi o che ci hanno lasciato. Uomini e donne.

A destra guardando la foto c’è Ivo Pastorino al quale rivolgiamo un sincero “forza Ivo“! Torna presto a casa, dall’ospedale San Paolo, dopo l’efficace “rimozione” della patologia che ti faceva soffrire.

Non poteva mai mancare agli appuntamenti importanti,  da Andora a Varazze ed entroterra, tra gli invitati più gettonati, il giornalista Pastorino. All’epoca firmava per il quotidiano La Gazzetta del Popolo, con pagina di cronaca locale, il più diffuso nel ponente, con Il Secolo XIX.

Ivo Pastorino, testimone storico, apprezzato per il suo estremo equilibrio, bonarietà, umanità, altruismo, è nato a Savona; ha compiuto 74 anni  il 25 agosto scorso ed è iscritto all’albo dei pubblicisti della Liguria dal 12 settembre 1969. Aveva 33 anni, ma l’esordio nel mondo dell’informazione risale a molto prima. Ha continuato a scrivere nella redazione della Stampa, anche dopo la pensione, perchè la sua vita ed il suo primo amore resta “il giornale”.  Forte della sua memoria storica, da archivio prezioso ed insostituibile.