Il progetto di rigenerazione urbana “Repicta”

Presentato il progetto
di rigenerazione urbana “Repicta”

Presentato il progetto
di rigenerazione urbana “Repicta”

 

E’ stato illustrato, alla presenza dell’assessore Barbara Grosso, dell’artista Greg Jager, del cultural manager del comune di Genova Maurizio Gregorini e degli sponsor, il primo lotto del progetto di rigenerazione urbana “Repicta” che, attraverso un grande intervento di street art, cambierà il voto della Sopraelevata trasformandola in una gigantesca opera d’arte.

 “Il progetto è molto bello”, dichiara Gregorini, “e privilegia il disegno astratto perché sulla superficie si perde. L’artista è stato scelto attraverso un bando e le sue opere hanno le caratteristiche adatte per questo progetto; lui ha un’importante concezione dell’astrattismo europeo ed il bozzetto mi piace molto.

 


  

La superficie è difficile, abbiamo dovuto lavorare di notte e Greg ha avuto difficoltà; le superfici sono varie e ce ne sono tre tipi: ferro, cemento ed alluminio senza dimenticare i problemi logistici. Abbiamo avuto una gru dal Gruppo Vernazza ed i colori dall’azienda Boero ma per ogni superficie occorre un tipo diverso di colore; per tre notti è stata effettuata una pulizia a caldo per rimuovere l’inquinamento ed il guano dei piccioni. Le giurisdizioni sono diverse e c’è anche un cavo dell’alta tensione ma il lavoro sta procedendo bene; il progetto prevede un intervento sulla pancia della Sopraelevata e sulle colonne di sostegno ed inizialmente viene decorato il segmento dello svincolo che conduce a Via delle Casaccie comprendente la prima parte aperta della sotterranea”.

 


 

Stessa soddisfazione da parte di Barbara Grosso, assessore alle politiche culturali del comune di Genova: ”Ringrazio i presenti ricordando che il sindaco Bucci crede molto nel progetto e questo è solamente il primo lotto che coinvolge l’uscita della Sopraelevata fino al centro città; abbiamo realizzato un bando e l’artista vincitore, Greg Jager, ha scelto i colori dopo aver visto il nostro centro e le case adottando colori pastello che ricordano le nostre abitazioni. La pancia della Sopraelevata ed i piloni diventeranno vivi con un importante progetto di street art cogliendo i particolari e rendendo l’arte a portata di tutti; questo lavoro è eccezionale e l’artista si è immerso nei colori della città che rispecchiano le case genovesi”.

 

 

 

“Ringrazio l’amministrazione comunale dicendo che le linee guida del bando mi sono piaciute subito”, sottolinea Greg Jager, “ed ho scelto di partecipare. La superficie è difficile ma è una bella sfida e dopo aver osservato i palazzi storici ho scelto i colori; il progetto ha in sè attraversamento e dinamismo e l’opera vuole favorire il passaggio dal mare ai monti con il gioco dell’arrivare. L’opera è divisa in due parti, la galleria con il colore in curva che aggredisce il soffitto ed il sottopancia della Sopraelevata con la parte superiore ed una visione frontale dell’opera spezzata; il mio stile dell’astrazione deriva dalla formazione da designer ed ho stravolto la percezione del paesaggio facendo dialogare le infrastrutture con lo spettatore e la geometria. Il mio lavoro coniuga l’arte visiva ed ho usato prevalentemente i colori giallo e rosa pensando alle case; il cemento armato sarà aggredito dai tagli netti di colore che stravolgono il paesaggio”.

 


 

“La nostra banca è di riferimento per tutta Genova e la Liguria”, afferma la dottoressa Fioravanti per Carige, “e ci piace molto contribuire alla riqualificazione della città poiché Genova è un modello virtuoso”.

“La nostra realtà ha 190 anni ed abbiamo radici a Genova con impronte internazionali”, evidenzia la dottoressa Bisio per l’azienda Boero, “ma la vera sfida è la riqualificazione di cosa c’è; tutto ciò è per noi motivo di soddisfazione”.

“Siamo felici di fare un progetto diverso dal solito e la nostra realtà, nata a Genova, ha però origine a Varazze; siamo tanto presenti qui e vicini alla città con progetti importanti tra cui il murales di Pontedecimo”, conclude il rappresentante dell’azienda Vernazza.

 SELENA BORGNA

 

  

 

 

 

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