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A Verzi la disfatta della legalità fa incetta di voti
Grandi annunci di inchieste, avvisi di reato, poi silenzio

 A Verzi la disfatta della legalità fa incetta di voti

Grandi annunci di inchieste, avvisi di reato, poi silenzio
 

Loano– Prendiamo lo spunto da un articolo apparso su La Stampa il 30 aprile 2011, titolo E’ battaglia sulle “ville agricole”, a firma di Augusto Rembado, per chiarire, alcune inesattezze su quanto dichiarato dal candidato sindaco Luigi Pignocca (Pdl-Lega Nord).

Nell’articolo si legge: “L’inchiesta della Magistratura savonese su un centinaio di ville agricole costruite in pochi anni a Verzi di Loano è il tema più caldo (anche se sotto traccia) della campagna elettorale per il voto di metà maggio.

 

A oggi sono decine le presunte irregolarità e gli abusi edilizi (ipotizzati anche tanti reati penali) con una decina di avvisi di garanzia. Ma l’inchiesta è ancora in corso.”

“La realizzazione nel territorio agricolo delle case agricole – dichiara Luigi Pignocca è avvenuta mediante il rilascio di regolari permessi di costruire, richiesti in conformità alle norme del vigente Prg, che consentono a tutti coloro (anche non agricoltori a titolo professionale) (?) che si impegnano a recuperare ai fini agricoli e a presidiare (?) alcuni terreni attraverso un piano aziendale e si impegnano a mantenerli coltivati per almeno 5 anni (?) di realizzare un’abitazione per se e per la propria famiglia, con un annesso magazzino agricolo.

Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico hanno fatto negli ultimi anni un accurato controllo di tutte (??) le case agricole, sia quelle già realizzate che quelle in corso di realizzazione, ed hanno provveduto a denunciare alle sedi competenti tutti gli illeciti edilizi riscontrati. Allo stato attuale le risultanze emerse a seguito delle indagini effettuate sulla totalità (??) dei titoli rilasciati sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.”

L’assessore con delega all’Edilizia privata Luigi Pignocca – dal 19 aprile c.a. nominato Vice Sindaco dall’amico Angelo Vaccarezza – ha evitato di precisare che nelle norme di attuazione del vigente PRG, all’ art. 28 – Zone agricole “ES” per agricoltura tradizionale, è prescritto: “La zona agricola “ES” si attua a mezzo Piano Aziendale di approvazione della Giunta Comunale esteso alla integrale pertinenza di almeno una Azienda Agricola. L’indice per la residenza è fissato in 0,03 mc/mq; l”indice per gli annessi agricoli è fissato nei termini seguenti:

per aziende fino a  5.000 mq – 40 mq; per aziende fino a 10.000 mq – 70 mq; per aziende oltre i 10.000 mq – 100 mq.”

Alla luce di quanto sopra, “il rilascio di regolare permesso di costruire” è conseguente all’approvazione di un Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo deliberato dalla Giunta comunale! Le evidenti carenze riscontrate nell’approvazione dei Piani aziendali agricoli sono che le pratiche approvate erano incomplete. Sottoposte all’approvazione della giunta così come presentate dai liberi professionisti? Il Sindaco e i membri della Giunta comunale non si sono mai posti il problema?

In particolare: a) corrisponde al vero che la legge prevede che l’approvazione è concessa “anche a non agricoltori a titolo professionale” ? In carenza di determinati requisiti previsti per la categoria dei coltivatori diretti  la risposta di esperti del settore è univoca: NO!

b) la pregiudiziale per l’approvazione è che si impegnano a recuperare ai fini agricoli e a presidiare (?) alcuni terreni attraverso un piano aziendale e si impegnano a mantenerli coltivati per almeno 5 anni (?)di realizzare un’abitazione per se e per la propria famiglia, con un annesso magazzino agricolo.”

Verzi – La chiesa

 Nel testo di tutte le delibere della Giunta comunale di approvazione di Piani Aziendali agricoli non è indicato alcun riferimento aimpegni”.

Non solo. Non vi è traccia dell’obbligo (come previsto dalla legge) di asservimento di tutti i terreni, come pure dell’obbligo di atto di fidejussione bancaria a garanzia finanziaria di una gestione aziendale di almeno 5 anni (perché solo 5 anni anziché 10 anni?).
Il tutto nel rispetto: dell’ambiente e del territorio? Delle leggi italiane e comunitarie?
Nell’interesse della collettività loanese ed, in particolare, dei verzini?

 “Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico hanno fatto – prosegue Pignocca negli ultimi anni un accurato controllo di tutte (?) le case agricole, sia quelle già realizzate che quelle in corso di realizzazione, ed hanno provveduto a denunciare alle sedi competenti tutti gli illeciti edilizi riscontrati.”

I controlli sono stati fatti su richiesta della Procura di Savona e non su autonoma iniziativa della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico Comunale, fatto salvo quelli effettuati a “sorteggio” (uno al mese) dal 2007, decisi dopo la presentazione di alcune interpellanze presentate da Consiglieri di minoranza. 

Su La Stampa, a firma di Augusto Rembado di mercoledì 13.10.2010, titolo “Loano oltre centro costruzioni al centro di un’inchiesta della Procura”, si legge:  “Su tutta la materia sta indagando la Procura di Savona dopo una lunga indagine portata avanti dalla Polizia Municipale (su richiesta della stessa Procura ndr). Tutte le pratiche edilizie riguardanti la zona sono state esaminate. Tante le sorprese, anche clamorose. All’interno di una casa agricola sarebbero stati trovati tre mini appartamenti. […]

Resta da capire che ruolo ha avuto in queste vicende il Comune. Al di là delle responsabilità tecniche (tante anche la fase comunicazioni) è da chiarire se la giunta del sindaco Angelo Vaccarezza approvando i piani aziendali delle singole costruzioni è responsabile se poi ci sono state così tante inadempienze. […] Ma in quanti non hanno dato corso all’attività agricola presupposto fondamentale per poter fare questo tipo di intervento edilizio?

All’interno di una casa agricola sarebbero stati trovati tre mini appartamenti.”

E’ quella in Verzi dell’Assessore uscente e candidato Pietro Oliva?

La Stampa, a firma di Augusto Rembado di giovedì 21.10.2010, titola “Loano oltre centro costruzioni al centro di un’inchiesta della Procura”, si legge: Ci siamo. Una decina di avvisi di garanzia, i primi di una lunga serie, legati all’inchiesta sulle Ville “agricole” costruite negli ultimi 10 anni in frazione Verzi di Loano (e in via Costino di Monte Carmelo e in zona S. Libera ndr) sono notificati in queste ore ad alcuni proprietari dei terreni o ai titolari delle licenze edilizie.

Verzi- Cascine

 La notizia arriva dal Palazzo di giustizia ma è confermata anche in ambienti loanesi. […] Sarebbero emersi di recente in particolare reati per la presunta falsificazione di documenti utilizzati per la comunicazione al Comune. Fra i reati ipotizzati anche discariche non autorizzate, lottizzazione abusiva, la mancata realizzazione del piano aziendale agricolo, la creazione di volumi non previsti, false dichiarazioni rese nei documenti presentate al Comune da parte di proprietari, progettisti o direttori lavori. […]

Tanti i nomi noti interessati a vario titolo alle nuove costruzioni. […]

In particolare resta da chiarire il ruolo di chi doveva controllare su questo anomalo boom edilizio in zona agricola.

 Il giorno dopo sempre La Stampa, a firma di Augusto Rembado di venerdì 22.10.2010, titolo Molte case “agricole” trasformate in villette dotate anche di piscina, si legge: “La Procura ha emesso i primi avvisi di garanzia seguendo, a quanto sembra, un ordine cronologico. La prima sarebbe di un noto professionista loanese. […] Uno dei pochissimi esponenti politici a sparare a zero sull’operato dell’amministrazione comunale in merito a Verzi era stato di recente il capogruppo di minoranza Elisabetta Garassini: << La giunta ha dato il nulla osta alla realizzazione di tante case agricole costruite o da costruire in zone inedificabili a fini residenziali, in alcuni casi su terreni in siti d’interesse comunitario (SIC ndr), soprattutto nella zona di Verzi. […]

Addirittura sembrerebbe emergere alcuni terreni siano stati utilizzati per i piani agricoli a servizio di aziende diverse.

E’ palese il fatto che la gente abbia ritenuto legittimo operare in tal modo, tanta è la diffusione delle violazioni.

La giunta approvando indiscriminatamente tutte le pratiche ha fatto capire che la presentazione dei piani di coltivazione fosse solo una sorta di formalità. Nessuno avrebbe poi controllato l’effettiva attuazione degli stessi.

La responsabilità di tale ennesimo disastro cementificatorio è dunque da ascrivere solo all’amministrazione Vaccarezza>>. Concludeva il capogruppo avvocato Garassini.

Come non ricordare la dichiarazione fatta dal Pignocca in risposta all’interpellanza presentata dal Consigliere comunale Pier Luigi Pesce, oggetto: “Interventi ricadenti in zona SIC”. La stessa riportata nel verbale della deliberazione del Consiglio comunale n. 49 del 16.09.2008: “ numero pratiche 12 relative all’anno 2007 per le quali non è presente agli atti la relazione d’incidenza per aree SIC così come disposto dal D.G.R. n. 328 del 7.04.2006. Per le stesse si procederà a contattare gli Uffici della Regione Liguria – Dipartimento Ambiente Ufficio tutela Biodiversità – per concordare (??) le modalità di regolarizzazione (??) e l’iter procedurale da adottare. (??)

Saranno oggetto di ulteriore confronto con gli Uffici preposti della Regione Liguria le modalità di regolarizzazione delle pratiche relative all’anno 2006.”

A tali affermazioni, sul n. 175 di Trucioli Savonesi del 9.11.2008, abbiamo scritto le seguenti riflessioni e domande (rimaste, come tutte, senza risposta!): “Allora è chiaro che per l’anno 2007 risultano rilasciati n. 12 permessi di costruire senza la dovuta presentazione della relazione d’incidenza per aree SIC (Siti di Interesse Comunitario)!

Per colpa e volontà di chi? Degli amministratori? Della Commissione Edilizia?

Assurda e non accettabile l’ipotesi avanzata dall’Assessore Pignocca che manifesta di “voler contattare la Regione Liguria per concordare (?) le modalità di regolarizzazione (sic) e l’iter procedurale da adottare e così pure per l’anno 2006”.

La stagione dei condoni (per ora) è finita? Ma è vero che proprio a Verzi qualcuno (candidato) fa lavori edili al riparo da occhi indiscreti?

 

Un’anticipazione degli argomenti che andremo a trattare nel prossimo numero di Trucioli Savonesi 

§ – Nicoletta Marconi delusa di non essere stata candidata a Sindaco ottiene un incarico a Consigliere di Amministrazione della Fondazione “proprietaria” della Cassa di Risparmio di Savona. Una carica retribuita? 

§ – Perché spesso e volentieri nel Comune di Loano si deroga alle procedure di gara nell’affidamento di lavori? Perché per la gestione del verde pubblico  (compreso gli abbattimenti di piante ad alto fusto) l’affidamento dei lavori sembra sia attribuita solo alla ditta E.S.E. Ambiente S.A.S. di Calizzano? Chi è l’Assessore uscente delegato? Quali altre aziende del comprensorio sono state interpellate?

§ – Qual’è stata la somma impegnata per le spese postali sostenute dal comune nel 2010?  Sbalordita come documenteremo!

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

8/05/2011 – Trucioli Savonesi n. 292           

 

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