Varigotti

Uno spettacolo di desolazione, da senza parole, nel silenzio generale
Varigotti, il borgo dei vip e il 5 stelle “piangono”
Da 4 mesi un sequestro, compresa tutta la posta
Grottesca situazione Al Saraceno
dove le foto di Trucioli parlano da sole

Uno spettacolo di desolazione, da senza parole, nel silenzio generale
Varigotti, il borgo dei vip e il 5 stelle “piangono”
Da 4 mesi un sequestro, compresa tutta la posta
Grottesca situazione Al Saraceno dove le foto di Trucioli parlano da sole
 
Varigotti – Cronaca “ignorata” di desolazione. Documentata da implacabili immagini. Al Saraceno, unico hotel a cinque stelle della provincia (ora ha aperto di Grand Hotel di Alassio), va in scena da mesi, non solo l’abbandono dell’immobile, causa sequestro penale, ma ogni giorno segue la stessa sorte tutta la corrispondenza indirizzata all’azienda alberghiera.

Una piccola montagna, ormai, di lettere, corrispondenza che inesorabilmente il postino, nell’espletamento del suo dovere, introduce dalle fessura di una vetrata chiusa e “sigillata” da una striscia di nastro adesivo. Bene in vista il cartello “Comando di polizia locale di Finale Ligure, sezione polizia giudiziaria- aliquota Polizia provinciale. Bene sottoposto a sequestro ai sensi dell’articolo 321 Codice di procedura Penale”.

Corrispondenza commerciale, ma come è comprensibile di quei potenziali clienti-turisti, che chiedono informazioni, dall’Italia e dall’estero. E da mesi attendono invano una risposta. Nessuno si occupa. Una situazione grottesca che, nella memoria locale, non ha precedenti. E a quanto pare non interessa più di tanto: né “Rai Regione”, né altri mass media ai quali si sono rivolti, per “denunciare”, increduli e impotenti cittadini.

No, non possiamo arrivare a tanto, a prescindere dalle reali condizioni giuridiche e dalla possibile complessità del caso. Chi troppo spesso si riempie la bocca e le pagine di giornali, di “poter somministrare” la medicina per rilanciare l’unica industria – quella alberghiera – capace di creare volano per tutto il comparto commerciale, non può tacere e latitare senza che l’opinione pubblica sappia.

Non possono e non debbono tacere Comune, Provincia, Regione, associazioni di categoria, con i loro vertici sempre prodi di “passerelle” mediatiche, da prime donne.

Non può restare avvolto nel silenzio ciò che accade nella cittadina dove a tutta pagina, in piena estate, i lettori hanno letto titoli :“Nel borgo più bello della Liguria, più snob della Riviera, si cammina perfino su un pavimento originale di Lucio Fontana e dove Giancarlo Bruzzone, il bruz si danna l’anima per non riuscire a salvare questo capolavoro unico al mondo”.

E ci ricorda che qui avevano casa gli Alemagna, il gran genio di Valletta, la Pina Pintor, i Galtieri di Genola, Gina Lagorio, e soltanto un paio di politici Todros e Donat Cattin. Dimenticando quando il più volte ministro Goria, diventato presidente del Consiglio, fu ripreso dal fotografo del Secolo XIX e dall’allora giovane corrispondente, Giovanni Ferrari, oggi avvocato ed assessore comunale, mentre solitario e senza scorta camminava nel borgo, week end di relax da semplice cittadino.

Già chi viene qui, adora Varigotti. Non basta adorarlo, non è una novità ripetere che anche la “perla” è in agonia da tempo. I “signori del cemento” non fanno sconti, ai bocconi (non quelli velenosi) non si può rinunciare. La morte di un albergo dopo l’altro, la sofferenza di tutte le attività commerciali, forse con poche eccezioni per la loro lunga e gloriosa storia di impegno, serietà e professionalità, come al ristorante “Muraglia Conchiglia d’Oro” di Enzo Frumento.

Per Varigotti si spara a tutta pagina che “la località gioiello va sempre più di moda”. Che “Eva e Michelle, ma non solo, i vip scelgono Varigotti. E ogni tanto si fanno vedere Antonio Cassano ed Andrea Agnelli che ha soggiornato all’hotel Albtros insieme alla famiglia, con l’immancabile cena al ristorante “La Caravella” dove è cliente abituale”.

Si scrive che stanno cercando casa, a Varigotti, Ezio Greggio e Enzo Iacchetti; sarà solo un caso se pure le segnalazioni della grottesca situazione “Al Saraceno” non hanno avuto riscontro neppure con la redazione di “Striscia la notizia” del direttore Antonio Ricci che è, tra i pochi, aver dato il buon esempio, di come valorizzare il patrimonio alberghiero nella “sua” Alassio.

E poi non è una novità la presenza in un alloggio, proprio del complesso “Al Saraceno” , della bella Michelle Hunziker.

Nessuno, invece, pare abbia incontrato l’estate scorsa la top model Eva Hervigova, legata dall’infanzia alla cittadina, e che prendeva in affitto un immobile vicino al molo e alla piazza dei pescatori.

Certo, l’immagine desolante non può essere addebitata all’amministrazione del sindaco Richeri ( tra i pochi della provincia che non ama fare il trombone). Ma il “caso al Saraceno” merita di coinvolgere tutta la comunità, al di là di cosa si può pensare di un imprenditore come l’architetto Andrea Nucera, talmente oberato dagli affari e dagli impegni, da essere l’unico, nel ponente ligure, a dover ricorrere ad una aereo “personale”, prima di stanza a Genova, poi a Villanova d’Albenga.

Un imprenditore che in quanto a sequestri per difformità e presunti reati edilizi pare abbonato. E quello che doveva essere una “bomboniera dell’ospitalità” non gli starebbe portando molta fortuna. Forse per parecchi azzardi, scelte manageriali sbagliate, o cattivi consiglieri.

Sta di fatto che sfogliando la rassegna stampa leggiamo.

20 maggio 2008 – L’hotel al Saraceno che, lo scorso anno, aveva ottenuto il riconoscimento delle cinque stelle (maniche larghe?) ha dovuto suddividere la licenza in albergo tradizionale ed in residenza turistica alberghiera, avendo aumentato i numeri di posti letto previsti nella zona riservata a RTA (leggi appartamenti). Da un controllo del Comune era emerso che la percentuale di RTA rispetto all’albergo era superiore di quanto previsto dalla legge regionale.

La domanda di condono avanzata dalla Geo Hotel&residence srl di Milano di cui è titolare Monica Nucera (sorella di Andrea ndr) è stata approvata dalla Conferenza dei servizi comunale lo scorso 14 aprile. Sono pertanto 20 i posti letto previsti nella parte alberghiera e 11 nella RTA. “Abbiamo chiesto alla proprietà di realizzare due ingressi separati – spiegava l’assessore Giovanni Ferrari, avvocato –   infatti nella legge se è ammessa la trasformazione da albergo a RTA, entrambi strutture ricettive, è ben precisato che nel caso di convivenza di entrambi nello stesso stabile, qualora si superi un certo numero di posti letto, si debba prevedere una gestione separata delle strutture”.

La precedente gestione aveva già una zona destinata a RTA, ma più limitata. Approvata la realizzazione di suite che aumenteranno ulteriormente la qualità di una struttura che rimane unica nel ponente ligure (maggio 2008).

11 settembre 2009 – Colpo di scena. Il Comune sospende la licenza al Saraceno. L’assessore spiega che la riavrà quando sarà in regola con le autorizzazioni. Nel mirino alcune modifiche effettuate.

12 settembre 2009 – Sei indagati per gli abusi edilizi Al Saraceno. La sospensione della licenza dell’hotel Al Saraceno, della RTA Il Gabbiano, ha portato sei persone sul registro degli indagati: Andrea Nucera nella duplice veste di rappresentante legale della società proprietaria ed esecutore dell’intervento; il progettista Lorenzo Rocca, Renato Misischi, Elena Licata, Bruno Ferrero e Viviana Pogliani.

20 settembre 2009Il Saraceno non rimarrà chiuso , titola a tutta pagina La Stampa, con Augusto Rembado. E aggiunge: Enrico Nan, legale dei proprietari dell’hotel, è fiducioso nel superamento dei problemi in tempi brevi.

14 settembre 2010 – Varigotti, al Saraceno la stagione è già finita, manca la licenza commerciale. Inoltre i titolari devono provvedere ad adeguare la struttura anche dal punto di vista della prevenzione incendi. Cosette mica da ridare quando c’è in ballo la sicurezza ed i rischi conseguenti. Nei giorni scorsi era apparso un cartello di chiusura per ferie fino al 30 dicembre. Appena in tempo per ospitare un banchetto per un matrimonio vip.

E lo stesso Nucera dichiarava a Silvia Andreetto del Decimonono: “ Per quanto riguarda l’ordinanza del sindaco è limitata esclusivamente al parcheggio antistante per cui l’amministrazione vorrebbe che collegassimo il sistema antincendio all’acquedotto comunale, anche se non ha portata sufficiente a sopportarlo. Per quanto riguarda la struttura alberghiera è tutto a posto e durante il periodo di ferie provvederemo ad adeguare il parcheggio. Sono fiducioso ed apriremo quanto prima”.

E’ emerso, inoltre, che la chiusura doveva arrivare già in piena agosto, ma non si voleva rovinare il lavoro e soprattutto creare problemi ai clienti già prenotati, da qui la dilazione fino allo stop del 13 settembre scorso.

Sono trascorsi quattro mesi, l’hotel è chiuso, sotto sequestro, la posta fa bella mostra a testimoniare una vicenda che lascia senza parole.

R.T.    

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