Sul porticciolo Spotorno-Noli
Il ruolo corretto del neo assessore Briano, la “delusione Zunino”
La “Solitaria pescatrice”, chi sarà l’Attila di turno?
Sul porticciolo Spotorno-Noli c’è chi dimentica spudoratamente
Diverte la sortita di Besio: “Ecco come daremo posti di lavoro ai giovani”
|
Il ruolo corretto del neo assessore Briano, la “delusione Zunino”
La “Solitaria pescatrice”, chi sarà l’Attila di turno?
Sul porticciolo Spotorno-Noli c’è chi dimentica spudoratamente
Diverte la sortita di Besio: “Ecco come daremo posti di lavoro ai giovani”
|
Noli – Domenica, 16 Gennaio, il “Secolo XIX” titola “La Regione blocca anche il porticciolo di Spotorno e Noli”. E’ l’annuncio dell’Assessore all’ambiente Renata Briano. Certo è che ha superato in coraggio e coerenza, auspicabile in futuro in determinazione, il suo predecessore, il savonese Franco Zunino (di Rifondazione comunista), verso il quale, nel passato recente, ho scritto su quest’argomento, senza ricevere smentita. |
La coerenza nello specificare che “occorre ragionare sulla pianificazione complessiva della costa e non un passetto alla volta” ed ancora “per quello di Spotorno-Noli ci sono anche problematiche ambientali da prendere in seria considerazione”, certifica una corretta ed onesta presa di coscienza a mio avviso, oltre che serietà amministrativa, per il rispetto delle regole che si deve portare alle scelte sul territorio che è di tutti noi. Grazie e complimenti assessore Briano, da un ex democristiano di sinistra. La lunga storia di quest’idea di progetto portuale, al di là del passato remoto, deve essere inquadrata e presa in considerazione dal momento in cui la Regione Liguria, inizio anni 90, stabilisce di attuare il Piano della Costa. Nel contempo si propongono e si determinano le zone SIC (siti interesse comunitario). Responsabili dei procedimenti (non certo concertativi per quanto concerne il nostro golfo)sono gli allora Assessore all’Ambiente Lino Alonzo (già Pci- Pds-Ds-Pd ed ex sindacalista Cgil) ed all’Urbanistica. Socialista, Fabio Morchio. Anche qui già scritto critiche e rilievi documentati, senza riscontro, su Trucioli da parte del sottoscritto. Hanno accettato di buon grado, senza evidentemente valutare la validità della pressione politica da parte degli allora Sindaci di Noli, Fois (Pli),e soprattutto Spotorno, Matteo Ravera (sinistra), per inserire un porticciolo. |
Foto dal SECOLOXIX
|
Addirittura nel bel mezzo di un SIC di interessantissimo valore ambientale.!!! Ma,si dice, nel rispetto delle norme e delle leggi, con i criteri previsti dalla Comunità Europea Basta leggere la bocciatura da parte della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) del Novembre 2004; basta leggere, a corredo, sempre nel Novembre 2004, le disposizioni ed i criteri previsti dal Ministero dell’Ambiente, per capire che su questo golfo non si potrà mai costruire a mare una vera struttura portuale. E da allora, tutti e poi tutti, i responsabili politici locali, provinciali, ma soprattutto regionali non hanno avuto il coraggio di chiarire, una volta per sempre, la verità. Vent’anni di bugie e prese in giro. Finalmente l’Assessore Briano e, potrei azzardare, anche l’Assessore all’Urbanistica Fusco, hanno focalizzato questa anomalia nel Piano della Costa, per quanto concerne il Golfo di Noli-Spotorno (pianificazione complessiva) identificata in un (im)possibile inserimento portuale, proprio perché non ci sono le condizioni (problematiche ambientali). Occorre, a questo punto, mettere nero su bianco ed evitare, ancora per il futuro, lo sperpero di denaro privato e soprattutto pubblico causato dal perdurare della legittima presentazione di progetti e relative conferenze di servizi. Sull’argomento del Piano della Costa interviene anche il quotidiano “La Stampa”di mercoledi 19 Gennaio titolando ”La Regione boccia anche il porto di Noli Spotorno” Poi parla di “rinvio” di “stand by” di “pausa di riflessione” |
Infine,sullo stesso quotidiano, il giorno seguente il Presidente e Segretario della Cooperativa Chiariventi (promotrice dell’iniziativa) Guido Beiso, interviene nella polemica in corso. Dice, tra l’altro:”…Lo facciamo innanzi tutto per tutelare i nostri 280 soci a cui si aggiungono 350 aspiranti in lista d’attesa…”. Parla di turismo “asfittico in questi ultimi anni, proprio per la mancanza di valide strutture di divertimento e di svago che supportino il tradizionale ma ormai insufficiente turismo balneare”. Parla di offrire uno sbocco di lavoro per i giovani, non credo per soddisfare circa 400 posti barca. Sono certamente di meno dei pescatori professionisti di Noli che sarebbero costretti ad abbandonare a causa dello “sfratto” che si attuerebbe in maniera antistorica. Ancor più oggi, non solo in Liguria, Noli appare come la definì il Cap. D’Albertis, la “SOLITARIA PESCATRICE”. Chi sarà l’Attila di turno? All’amico Beiso voglio ricordare che tra alberghi che chiudono e si trasformano in appartamenti, tra lottizzazioni (Torbora, Pineta, Liguria 17) la nostra economia domestica (affitti stagionali) è ormai di fatto fortemente compromessa. Volendo distrarre l’attenzione si propone all’opinione pubblica, spesso disinformata, altre illegittime, improponibili soluzioni. Il turismo sportivo nautico può certamente trovare allocazione nella zona attualmente predisposta per un intervento portuale. Se poi, in ultimo, si vuole considerare la certezza della compromissione, attraverso l’erosione della spiaggia centrale di Spotorno, la perturbazione dei SIC,e quindi la prevedibile valutazione negativa da parte degli uffici regionali competenti già all’inizio delle valutazioni, non bisogna temere la VIA in fase di conferenza. E’ motivo di corretta richiesta di “chiarezza definitiva” Avrete altresì motivo di chiedere i danni morali e politici a tutti gli amministratori, di destra,di sinistra e anche di estrema sinistra, che dal 1990 ad oggi vi hanno, voi della Cooperativa, illuso. Azzardo, ingannato. Certifico, convinto e documentato,questi miei pensieri e riflessioni da cittadino comune e senza tessere di partito in tasca. Libero da condizionamenti, di portafogli compreso. Anch’io mi preoccupo come padre e nonno. Quale futuro per i nostri giovani laureati, diplomati, meritevoli e giudizievoli? Per il mondo del commercio, degli esercizi pubblici, degli alberghi. Carlo Gambetta |