Terremoto! [Il Flessibile]
Ci sono fenomeni naturali che arrivano così, d’improvviso.
Nessun annuncio eclatante, nessuna avvisaglia.
Per dire il vero alcuni animali riescono a percepire qualche segnale, con quel sesto senso che appartiene loro ma soprattutto con la capacità di ascoltare uno spettro di frequenze ampio.
Questa caratteristica permette loro di sentire l’evento qualche tempo prima e, conseguentemente, di salvare la pelle.
L’uomo no.
L’uomo non ha questa dote straordinaria. Non potendo tirarsi indietro, a quel punto preferisce gettarsi a capofitto nell’epicentro e da lì, dall’occhio del ciclone, guardare in silenzio ciò che gli ruota intorno, che si modifica, addirittura che si distrugge.
Tutti gli eventi naturali cominciano e finiscono.
L’uomo resta in attesa che il marasma si plachi e ritorni il silenzio.
Nel silenzio comincerà l’opera di ricostruzione, ripristinerà i meccanismi, ricucirà i legami.
Lo scenario sarà quello di un territorio ferito ma curabile.
Restano sul terreno numerosi corpi di chi non ce l’ha fatta, vittime sacrificabili di un mondo malato.
Chi vive – e sopravvive – ha sempre ragione e ha scritto la storia.
È la natura.
Quella dell’uomo.
Dario B. Caruso da Corriere AL