Stellanello

Io originario di Stellanello dove si vota per il Comune
Vorrei raccontarvi l’esperienza di cittadino svizzero

Io originario di Stellanello dove si vota per il Comune
Vorrei raccontarvi l’esperienza di cittadino svizzero
 

 Savona – Mi presento ai lettori di Trucioli Savonesi: sono un cittadino italiano AIRE originario di Stellanello.

 Sono molto attaccato alle mie radici, quindi seguo da qualche tempo Trucioli Savonesi.

Non ho esperienza politica ne amministrativa, essendo un geologo da 10 anni in pensione, attento alla realtà della Liguria di ponente, a me familiare perché in un paesello dell’entroterra sorge la cinquecentesca casa avita che frequento da tanti anni.

La mia attenzione è motivata anche dall’interesse che il confronto fra istituzioni comunali ticinesi ed italiane mi consente di individuare pregi e difetti delle une e delle altre.
L’indipendenza della Liguria dall’Italia mi sembra francamente eccessiva ed irraggiungibile: credo invece che l’ordinamento regionale in vigore consenta ai Liguri di amministrarsi meglio.
 
Ho letto il grido di dolore del Sindaco di Andora Franco Floris. (leggi) Non c’è da stare allegri… Ed i comuni più piccoli di Andora che cosa dovrebbero/potrebbero lamentare?
 
Ho letto l’articolo di Gilberto Costanza sul tema delle prossime elezioni amministrative nel Savonese (Trucioli Savonesi n. 282 del 27.02.2011, titolo: 12 comuni savonesi alle urne. Meno assessori e consiglieri ) in cui ho appreso con soddisfazione che sarà ridotto il numero dei componenti le Giunte.
 
Sottopongo all’attenzione dei lettori due temi che mi stanno a cuore dei quali in Liguria – per quel che so – non si parla:
–   grado di istruzione dei candidati alle cariche di Sindaco e di Assessore;
–   rimodulazione dei Comuni tramite fusioni e/o aggregazioni di comuni piccoli.
 
Oggi possono candidarsi in teoria persone prive di titolo di studio e vi sono sindaci dotati della sola licenza elementare benché l’istruzione obbligatoria abbia al limite inferiore la licenza media.
 
Oggi esistono comuni con poche centinaia – ed anche meno – di abitanti.
Troppo piccoli per sopperire con le proprie risorse umani e materiali a tutte le incombenze – persino minime – che sono di loro competenza. Per giunta i piccoli comuni – data la limitatezza delle loro risorse umane – finiscono per avere amministratori “monocoli in un mondo di ciechi”, privi di progettualità e capaci solo di neghittosa sopravvivenza amministrativa.
 
Farei qualche esempio se non rischiassi di offendere qualcuno.
Le fusioni comunali sono all’ordine del giorno in Svizzera da almeno un decennio: ne sono state realizzate moltissime, anche in forma coatta, ed hanno comportato indubbio miglioramento.
Con il federalismo municipale – oggi fresco fresco – gli scompensi e le deficienze che a tutt’oggi non erano fatali lo diventeranno.
 
Girumin
 
03/04/2011 – Trucioli Savonesi n. 287 
 
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