Società Italiana di Fisica

“Elite”, sempre più “élite”
 Società Italiana di Fisica

“Elite”, sempre più “élite”

 Società Italiana di Fisica
La Società Italiana di Fisica (S.I.F.) ha vivacchiato (e vivacchia) certamente non sulla sola quota associativa dei soci. L’appartenenza, ricordo, richiese, oltre un trentennio fa, la “presentazione” del nuovo socio da parte di due soci “presentatori”. Allora, giovane e voglioso di appartenere alla comunità dei Fisici italiani, mi parve una cosa normale. Da allora molte cose sono cambiate: sono cambiate le Presidenze della Società, sono invecchiati e morti molti Soci (qualcuno ha lasciato un vuoto incolmabile per le squisite qualità umane) e un giorno (tre o quattro anni fa) mi sono chiesto: perché continuare a pagare una quota sociale e perché proseguire questa “appartenenza”.

Forse perché ho dato distrattamente un’occhiata ai bilanci della Società e alla distrazione si è aggiunta poi una certa attenzione? Perché la “direzione” delle Riviste del mio settore, morto il suo ultimo compianto Direttore, è passata da quattro fascicoli annui ben pingui e con articoli di alto interesse a quattro fascicoli limitati a un numero di articoli che si contano con le dita di una sola mano (con ricorso “antologico” ad articoli di decenni fa)? Ma volendo quantificare meglio, una rivista passa da una dozzina buona di articoli di alto interesse per fascicolo a quattro/sei articoli e rubriche di totale appannaggio della direzione (di fatto) della rivista. E’ sufficiente vedere on line gli indici dal 2000 ad oggi e contare … Peccato che non ci siano on line i fascicoli ante 2000. Un mio collega si è visto “bocciare” (con rozze espressioni di critica distruttiva) un lavoro poi pubblicato (in Inglese) su American Journal of Physics (Rivista un “tantino” più prestigiosa) con l’onore della recensione su “Science”. Di fronte ad un fatto così eclatante alcuni Autori spesso presenti sulla rivista in oggetto con la trascorsa direzione, sono stranamente migrati a pubblicare solo su riviste internazionali (indubbiamente più serie). Però i nomi dei timonieri non cambiano e alla Presidenza della S.I.F. ciò non appare inconcepibile? Mah, che certe “associazioni” che tentano (anche) di condizionare alcune scelte ministeriali in merito alla didattica, esistano ed incoraggino i giovani Fisici è un fatto che merita senz’altro considerazione. Vado però ad aprire uno dei tanti bandi di premi per la Fisica (ne vinsi uno nel 1983 solo con i miei lavori e la “mia faccia”) e scopro che per la prima volta il modulo per partecipare ad un qualunque bando richiede le lettere di “presentazione” di almeno tre soci. Non ne capisco davvero la “ratio”. Non immaginavo che il riconoscimento di una produzione scientifica richiedesse una sorta di “avallo” preventivo dei soci … o pecco ancora di ingenuità? Eppure un dato si “legge” con semplicità: da Genova a tutto il Levante Ligure tutti gli abbonamenti di biblioteche esistenti fino a sette anni fa a questa rivista sono “spariti”. E’ solo colpa della crisi economica? La risposta non può che venire dagli “addetti ai lavori”, sempre che una “élite” si ponga il problema di valutare elementi di critica.

Salvatore Ganci    25 ottobre 2010

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