Seminare l’odio [Il Flessibile]

Ci sono eventi che non possono stupire neppure l’essere più negazionista e insensibile della terra.
Per fare un esempio, se piove ed esco senza ombrello, non posso di certo meravigliarmi se tornerò a casa completamente bagnato.

Lo scettico David Hume teorizzava che non possiamo mai essere certi che una causa produrrà sempre lo stesso effetto.

È vero, se il mio tragitto senza ombrello prevede i portici della mia città, rientrerò a casa asciutto nonostante la pioggia. Ma se la pioggia è accompagnata dal vento è possibile che sarò leggermente bagnato comunque (ricordate Gilberto Govi riguardo ai portici di Genova? Per farli belli li hanno fatti talmente alti che tanta ne viene e tanta ne prendi!).

Proprio per questa ragione, senza dover approfondire le reminiscenze filosofiche del liceo, mi saltano in testa alcune riflessioni.
L’uccisione di Charlie Kirk nello Utah era possibile, in un ragionamento di causa effetto.
Cito testualmente da testate giornalistiche alcune delle sue convinzioni:

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“Kirk era un indefesso sostenitore del diritto di portare armi in nome di interpretazioni discutibili del secondo emendamento della Costituzione americana. Due anni fa, durante un evento del suo movimento, Kirk aveva sostenuto che alcune morti per armi da fuoco ogni anno fossero un prezzo accettabile da pagare per preservare il secondo emendamento e proteggere in questo modo gli altri nostri diritti dati da Dio”
ValigiaBlu.it

“Nei suoi discorsi mescolava un conservatorismo evangelico a posizioni polarizzanti: dal rifiuto delle politiche pro-transgender allo scetticismo sul Covid-19, fino alla promozione della falsa tesi delle elezioni del 2020 rubate a Trump”
Vanity Fair Italia

“Tra i suoi acerrimi nemici c’erano i sostenitori della non meglio specificata ideologia woke. Termine-contenitore che, secondo i movimenti di destra, raccoglie tutte le idee progressiste a favore delle minoranze e critiche verso i valori tradizionali”
Today.it

In un’America profondamente malata, in crisi a livello planetario per il ruolo che sta perdendo e sull’orlo della guerra civile per le fratture interne, un uomo giovane e potente che ai suoi sette milioni di followers dichiara che la parola empatia sia un termine inventato dalla New Age e che fa molti danni, un uomo così – dicevo – semina inequivocabilmente odio.
Raccogliere tempesta non è altro che un possibile effetto che resta sull’altro piatto della bilancia.

Penso a tutti gli uomini di pace che sono stati uccisi, a Gandhi, a Martin Luther King, a John Lennon, a tutti quelli meno noti, a tutti coloro che pur seminando gentilezza hanno trovato una pallottola sulla loro strada.
Aveva ragione Hume: non possiamo mai essere certi che una causa produrrà sempre lo stesso effetto.
Almeno questa è una certezza che mi porto a casa.

Dario B. Caruso da Corriere AL

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