La moltiplicazione

Due nuovi assessori regionali entro la fine dell’anno. Il progetto della giunta Bucci è vicino alla sua realizzazione per via dell’approvazione in consiglio regionale delle modifiche allo Statuto che consentono l’introduzione di due nuovi esponenti all’interno dell’esecutivo.

È lo stesso presidente della Regione Marco Bucci ad annunciarlo in una nota: “Entro l’anno contiamo di avere i due nuovi assessori – scrive -. Serve ancora un po’ di tempo – ha aggiunto Bucci – in quanto domani è prevista la pubblicazione delle modifiche alla legge statutaria e da quel momento scattano i tre mesi necessari per metterla in atto. E aggiunge sono necessari perché c’è gente che non ha un momento libero.
Alla fine del mandato, saranno canonizzati martiri già da Vivi i poveri assessori che lavorano come e più del mitico Stakanov. Per noi ad esempio andare in giro per processioni sagre è un passatempo, per loro un duro lavoro.

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Questa nuova operazione dimostra come ormai il rispetto nei confronti dei territori e cittadini se lo sono messi sotto i piedi.
Questa è una riforma che mira esclusivamente a risolvere gli equilibrio interni alla maggioranza, confermando come per loro venga prima la moltiplicazione delle poltrone, soddisfare gli appetiti dei partiti, relegando in ultima posizione i problemi dei cittadini.
Quello che colpisce non solo in Regione, ma ovunque in questo Paese sia la sfacciataggine, del potere politico, che sta riportando i cittadini all’antico ruolo di sudditi.
Ovviamente si fanno già i nomi, aprendo di fatto il toto assessori.
Le voci di corridoio si fanno sempre più forti e insistenti, annoverando addirittura tra i papabili ex sindaci del PD come menzionato in un articolo della nostra testata giornalistica.
La cosa non ci deve sorprendere è già avvenuta in passato nella Giunta Burlando che nominò un assessore proveniente dal centro destra.
Quello che deprime se vogliamo dirla tutta e che questi cambi di casacca vengano premiati dagli elettori.
Penso che oltre al lamento, e gli incazzamenti politici si debba produrre fatti concreti.
Lo statuto regionale è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto è sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi.
Ecco pronta una battaglia giusta da combattere, mi aspetto che opposizione, comitati, associazioni liberi cittadini che pensano che la soglia del rispetto e del buongusto sia stata superata, e che si adoperino per raccogliere le firme necessarie per bocciare la modifica dello statuto riguardante i due assessori in più.
Sarebbe la rivincita dei cittadini nei confronti di una classe politica, che non è più degna di rappresentarci, basta lamenti, e basta prese in giro il PD in testa si deve mobilitare per combattere e vincere questa battaglia di dignità.
Se al contrario non ci sarà questa mobilitazione ma come dice de Andrè “ci si limita all’invettiva”daremo ancora di più l’autorizzazione a continuare così,e al peggio non si avrà fine.
Loro alla grande e i cittadini con il culo per terra.
la frase più famosa di Gandhi?
“Sii il cambiamento che desideri vedere nel mondo”…

Roberto Paolino

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