Savona, fino al 30 giugno la Banca Generali Private espone in mostra le opere di Dana Santamaria

Fino al 30 giugno nella sede della banca in Piazza Leon Pancaldo i dipinti e le ceramiche dell’artista ligure

Savona, xx – Dal 5 aprile e fino al 30 giugno Banca Generali Private sarà lieta di ospitare la mostra “Quattro stagioni” dell’artista Dana Santamaria, per la propria sede di Piazza Leon Pancaldo 1/5 (orari 9-13/15-17, dal lunedì al venerdì).

L’esposizione, un’iniziativa promossa dalla senior private banker Alessandra Brandone, che comprenderà dipinti e opere ceramiche, si inserisce nell’iniziativa culturale “Banca Generali espone” e sarà inaugurata venerdì 5 aprile alle ore 18 (seguirà cocktail).
Nell’occasione il dottor Jacopo Marchisio, noto esperto d’arte savonese, presenterà il profilo dell’artista, del suo percorso di ricerca artistica e della sua opera.

Banca Generali si impegna a sostenere il mondo dell’arte fin dalla sua nascita, una vera e propria parte del suo dna, che si realizza promuovendo mostre gratuite di artisti legati al territorio, per ampliare i tradizionali canali di fruizione dell’arte e coinvolgere un pubblico sempre maggiore. La sede di Savona è particolarmente impegnata in questa attività, avendo promosso più di 100 diverse esposizioni negli ultimi undici anni.

Nata a Zurigo nel 1974 da una famiglia savonese, Dana Santamaria esordisce a soli 18 anni con due memorabili mostre personali alla trasgressiva Galleria del Brandale, gestita da Stelio Rescio. Grazie anche alle collaborazioni e al confronto con un eterogeneo gruppo di artisti, Santamaria ha dato vita a un percorso unico e deciso. Tra i temi più esplorati dall’artista il legame che la lega al mare e la connessione fra arte e vini ricercati. Protagonista di numerose mostre e retrospettive, tra cui una vastissima personale di cinquanta opere realizzata nel 2017 nella sala espositiva di Palazzo Nervi.

Da curatori e critici Dana Santamaria viene identificata come una surrealista, ma nei ritratti a penna biro o china emerge invece una malinconica vena espressionista, attraverso l’uso violento e dirompente dei colori e il tratto peculiare ed inconfondibile.

L’opera dell’artista passa dalle compenetrazioni di solidi tracciati a biro, ricchi di chiaroscuri burrascosi, alle visioni oniriche annegate nel colore, dai volti femminili affascinanti e sofisticati sino ad altri più tormentati e nevrotici, passando per i luoghi dell’infanzia o della memoria. Nella sua produzione si sommano ricordi, malinconie, amori passionali, traumi, malesseri, viaggi, dolori, psicosi, studi delicati e intensi sull’animo femminile e la sua passionalità, un omaggio al fascino e alla complessità delle donne

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