PARADOSSI.

Odessa

Sapere che Odessa, la splendida perla del Mar Nero, sta per cadere, rende ancora più dolorosa e insopportabile la crudele invasione ordinata dal Cremlino. Nel porto più importante dell’Ucraina dove sono evidenti le testimonianze dell’operosa emigrazione italiana, la vita si fa ogni giorno sempre più difficile.
La città, citata nei racconti come modello multiculturale di pacifica convivenza, ora mostra il suo volto ferito. A ogni angolo di strada sono in via di costruzione trincee e altre protezioni per difendere chi non è fuggito. Piramidi di sabbia oscurano edifici e monumenti simbolici che testimoniano di un passato importante ed a sua volta segnato, nei momenti più drammatici, dalla sofferenza quando Odessa venne violata dagli scarponi chiodati dei nazisti.
Sono i paradossi della storia che inchiodano alle loro responsabilità coloro che della storia non hanno imparato niente. Sostenere che tutti abbiano ragione è semplicemente un falso madornale poiché nulla giustifica l’operato di Putin.

Renzo Balmelli da L’avvenire dei lavoratori

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