Mal d’Africa

Mal d’Africa
I trafficanti di uomini non possono che continuare a fregarsi le mani: l’Italia, nonostante la chiusura delle sue frontiere alpine, continua a fare incetta di clandestini africani e asiatici

Mal d’Africa
 I trafficanti di uomini non possono che continuare a fregarsi le mani: l’Italia, nonostante la chiusura delle sue frontiere alpine, continua a fare incetta di clandestini africani e asiatici. Insomma, frontiere marittime aperte a tutti, frontiere terrestri sigillate, con tumultuoso accumulo di migranti sul nostro territorio.

Tutta l’annosa vicenda ha del paradossale: si pattuglia il Mediterraneo sino alle coste libiche per intercettare barconi e gommoni che, appena entrati in acqua, godono della qualifica di “naufraghi” -nonostante il mare calmo- a causa delle precarie condizioni o del sovraccarico dei natanti sui quali i trafficanti li stipano dopo aver lucrato milioni. E più se ne “salvano” più ne arrivano, fiduciosi nel rapido trasbordo su navi sicure e accoglienti.


 Migranti prima maniera

Tutti questi “salvati” provengono perlopiù da zone dove non ci sono guerre dichiarate, per cui solo uno su venti ottiene poi la qualifica di rifugiato. Gli altri 19 sono quindi clandestini; e tanto basterebbe a smettere di andare a imbarcare carichi umani che poi si rivelano essere persone che non hanno i requisiti per essere accolti in Italia. Invece, nel giro di 48 ore ne sono stati “pescati” oltre 13.000, che poi intaseranno i centri di accoglienza e moltiplicheranno le lungaggini burocratiche, avvalendosi dell’opportunità di appello, con tempi minimi di 2 anni. Durante i quali ingrasseranno le cooperative laiche o religiose, attrezzatesi per sfruttare questo lucroso business. A nostre spese. Il tutto mentre si continua a blaterare di rendere perlomeno dignitose le pensioni al di sotto del già infimo livello di povertà. Si trovano i soldi per i migranti, ma non per gli italiani indigenti. Con la benedizione del papa, oggetto di una evidente sindrome francescana, in linea col suo nome, verso i “fratelli africani” e di una pari indifferenza verso quanti tra noi soffrono addirittura la fame. I nuovi negrieri ringraziano l’autorevole sponsor.

Chi, ossia la stragrande maggioranza, vede infine respinta la richiesta di asilo e riceve il foglio di via obbligatorio, non se ne va affatto, ma diventa un fantasma che si aggira in incognito per l’Italia, nel migliore dei casi spacciando merci contraffatte lungo le spiagge o per le vie cittadine. Chi invece ottiene accoglienza, in realtà è abbandonato al proprio destino, che è spesso quello di bighellonare qua e là, cellulare alla mano e pocket money, oltre a vitto e alloggio assicurati, talvolta arrotondando la paghetta chiedendo indisturbato l’elemosina. Questo sarebbe il piano di “accoglienza”: all’italiana, cioè senza rapporto tra capacità ricettive e volumi di flussi migratori consentiti, anzi addirittura sollecitati.


Migranti più attrezzati

 Per tacere della quantità impressionante di giovani italiani senza lavoro (ca. 40%), ai quali vanno ora ad aggiungersi i nuovi arrivati, perlopiù in quella stessa fascia di età: infatti, nei Paesi di provenienza c’è una natalità esorbitante, per cui un buon 50% sono bambini o adolescenti. E poiché da noi la situazione è capovolta, in prospettiva ci toccherà dover mantenere, oltre ai nostri pensionati, anche un mare di giovani disoccupati, nostri e stranieri. Checché ne dicano i nostri governanti, computer e robot ruberanno milioni di posti di lavoro. E non solo: non consumano e non pagano contributi di vecchiaia. Eppure, di fronte all’ultimo rilevamento Istat di Pil inchiodato a 0, si invoca ancora la magica parola “crescita” sia della produzione che dei posti di lavoro! Se agli immigrati si dipinge l’Europa come il Paese di Bengodi, agli italiani si dà ancora a bere che c’è posto per tutti e si spalancano irresponsabilmente le frontiere.

Ultima ora: leggo che Renzi a Cernobbio ha pronosticato il dimezzamento degli impiegati di banca entro 10 anni. La dura reazione dei sindacati bancari lo ha costretto a ritrattare. Io penso invece che abbia peccato per difetto; e non ci saranno sindacati che tengano: i computer hanno già svuotato le filiali bancarie dei loro clienti. Non ci vorranno certo 10 anni per svuotarle anche dei dipendenti. È la tecnologia, bellezza!
Non aggiungo altro, avendo già affrontato questi temi più di una volta su queste pagine.

Tornando ai migranti, mi chiedo però, ancora una volta, come sia possibile che il partito che favorisce questa “invasione cercata”, il PD, goda ancora di tanti consensi, superando il 30% nei sondaggi; e come mai partiti dichiaratamente avversi a questa pelosa bontà –buonismo altrimenti detto- arranchino a distanza. Misteri della psiche umana; o forse solo italica.

Marco Giacinto Pellifroni            4 settembre 2016

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