Maccartismo italiano

Maccartismo, atteggiamento politico che ebbe diffusione negli Stati Uniti d’America, tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Cinquanta, caratterizzato da un esasperato clima di sospetto e da comportamenti persecutori nei confronti di persone, gruppi ritenuti sovversivi.
Perché scrivo ciò?
Questa volta le liste di proscrizione le hanno fatte da noi in Italia.
Un noto giornale Italiano ha pubblicato con tanto di foto un elenco di persone accusate di essere filo Putiniane, mettendo a segno uno colpo giornalistico notevole, si è subito parlato di servizi segreti cosa prontamente smentita dai diretti interessati e dal Copasir organo parlamentare di controllo sull’operato dei servizi, insomma non si sa bene chi ha stilato un elenco una vera e propria lista di proscrizione, fatta di nomi di giornalisti, professori, liberi pensatori che hanno come colpa di non rappresentare il pensiero unico, che vorrebbero che tutti noi come scimmie ammaestrate ripetessimo senza pensare, senza giudicare anzi chi ragiona con la sua testa, dal vice presidente Copasir viene definito “manipolabile” qualche sera fa ho apprezzato moltissimo la risposta a tale allucinante affermazione, dalla scrittrice, editrice Ginevra Bonpiani “ma siamo matti manipolabili non sono coloro che non credono all’informazione ufficiale semmai è il contrario”

Ma chi gli ha dato l’incarico di indagare entrare nelle vite di liberi cittadini? Sarebbe interessante, saperlo con annessi nomi perché lungi da noi pensare che il più autorevole quotidiano italiano, non abbia fatto verifiche, ascoltato le fonti, prima di pubblicare la notizia e ciò ci fa sospettare, che la fonte sia autorevole e indiscutibile.
Insomma se i nostri sospetti fossero confermati ci troveremo pericolosamente in presenza di prova generale di regime, che spaventa e crea disagio.
La cosa che mi colpito di più è la reazione soft, che giornalisti partiti, società civile hanno avuto in merito a questa cosa che io reputo vergognosa e allarmante, purtroppo questo dimostra quanto ormai non ci indigni più nulla, in questo Paese, e questo non può non farci pensare, che siamo davvero in pericolo.

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La mia posizione su Putin è sempre stata chiara, per me è sempre stato anche, quando tanti politici Italiani, quasi tutti andavano a Mosca a baciare l’anello, un agente del KGB pertanto imbevuto in una cultura dove la libertà e democrazia non trovano posto.
E noi occidentali liberali e democratici cosa facciamo?
Emuliamo i metodi di Putin promuovendo inchieste sulla stampa e su liberi pensatori. Insomma il momento è delicato e preoccupante.
Ma d’altronde sono almeno due anni che chi ha responsabilità di governo si mette la costituzione sotto i piedi, senza che nulla accadesse e pochi pochissimi si indignassero.
Che dire la frase “non condivido ciò che dici ma lotterò fino alla morte perché tu lo possa dire “ormai è una frase fatta che per molti troppi non rappresenta più nulla.
Io sono sinceramente preoccupato, la libertà e importante e non la si apprezza mai abbastanza.
Come sempre tocca a noi semplici cittadini difenderla e fare tutto ciò che possiamo perché il Paese non diventi nei metodi Putiniano, perché chi incarica i servizi segreti di indagare su liberi cittadini, che non hanno colpe ne commesso reati, è più vicino a Putin di quanto si possa immaginare.

Roberto Paolino

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