Ma noi umani siamo davvero intelligenti?

Biden, Putin e Zelensky

Non potrei giurarci; ma temo che noi umani viviamo costantemente nell’illusione di saper pensare, risolvere problemi, giudicare il prossimo e qualcuno arriva anche, da UNTO DEL SIGNORE, a credersi capace di salvare umanità e pianeta, a colpi di guerre economico-finanziarie e con possibile escalation atomica.
Forse il cervello umano, che riteniamo pensante, fabbrica di analisi oggettive e di soluzioni miracolose, altro non è che un pallone sbattuto di qua e di là nello sterminato campo “culturale” dell’errore, senza riuscire mai, non a centrare la porta della verità, ma nemmeno a capire dove Dio a suo tempo decise di montarla.

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Sono ormai quattro secoli, da Galilei, che noi umani ci ingozziamo di “scienza”; e come grandioso risultato rischiamo l’estinzione per gli sconvolgimenti climatici prodotti dallo sviluppo scientifico e tecnologico a c****, o in alternativa per qualche feroce guerra finanziaria che potrebbe sempre degenerare in atomica.
Allora smettiamola di pensare che in questo momento a sbagliare sia solo Putin e gli altri siano tutti sorgenti di verità evangelica capaci di giudicarlo, condannarlo o giustiziarlo.
I tre “potenti” impotenti della politica, che da 72 giorni si giocano alla guerra il presente e il futuro dell’umanità: cioè Putin, Zelensky e Biden, hanno tutti e tre, sia pure in misura differente: ragione e torto marcio.
Chi cerca di rifarsi una verginità, mettendo in luce la già evidente bestialità di Putin, ha bisogno di una sbirciatina nella scatola cranica.
Invece dovremmo tentare di capire cosa o chi ha spinto Putin a passare dalla razionalità alla follia. Biden a spegnere il fuoco con la benzina. Zelensky a rispondere in maniera suicida per il suo popolo, alle cannonate con le “bottigliate” simil molotov. Europa e America a rifornirlo di armi. E la Cina in vigile attesa di poter raccogliere i frutti risanando la distruttività altrui.
Chi è fermamente convinto di saper individuare e persino correggere gli errori degli altri è un poveraccio che alla torre di Babele aggiunge solo caos al caos.
Vanno cercati gli errori collettivi di Europa America e Cina a cui Putin sta rispondendo con feroci comportamenti criminali da condannare senza se e senza ma.
Chi continua a corna basse a farvi credere che nei sistemi totalitari c’è un solo criminale responsabile e gli altri sono tutti da santificare, come hanno fatto in precedenza con Mussolini e poi con Hitler e ora con Putin, se è in buonafede è matto da legare.
Se in questo preciso istante potessimo operare il miracolo di far sparire Putin dalla faccia della terra, il futuro dell’umanità resterebbe sempre e comunque a rischio guerra atomica, perché è il cerchio magico degli oligarchi a commissionare ai burattini politici, a che livello illudere, impaurire, paralizzare, sfruttare o sterminare i popoli.
Lo decide insindacabilmente sempre e solo la macchina mostruosa della globalizzazione, il potere economico e finanziario mondiale rapace, quando iniziare la distruzione bellica e quando accoppare il tiranno e riavviare la ricostruzione “pacifica”, (sempre ad uso e consumo dei lupi e a danno degli agnelli).
Chi volesse tentare di capire in che cosa un pacifista è diverso da un guerrafondaio, chieda a Papa Francesco se il Vaticano è corresponsabile nella guerra Russia Ucraina e si sentirà rispondere che forse in qualche misura lo è, persino se è blasfemo anche solo pensarlo.
Perché, chi aspira ad essere pacifista come Papa Francesco, prima di puntare il dito su gli errori altri, cerca di capire quali siano stati i propri, per indurre il prossimo all’umanità.
Altrimenti i popoli arrivano alla pace sempre e solo dopo la bestialità della guerra e l’incubo dell’olocausto.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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