L'”antifascismo” che alimenta il fascismo

L'”antifascismo”
che alimenta il fascismo

 

L'”antifascismo” che alimenta il fascismo 

Giungono di continuo comunicati d’allerta da parte di associazioni che si dichiarano “antifasciste”, apparentemente preoccupate per le formazioni neofasciste che si fanno avanti un po’ ovunque.

Ma questa gente, che se la prende tanto col NEOFASCISMO, ha mai investito una sola parola per denunciare il FASCISMO TRADIZIONALE insito in un antidemocratico APPARATO FINTO-PUBBLICO che è rimasto pari pari (AUTORITARIO, GERARCHICO, ARMATO) così come ce lo lasciarono il duce ed i re? Come fanno costoro a stupirsi se poi, nella esclusione e ribellione che esso genera, vengono fuori dei fenomeni sociali che mai vorremmo vedere?

Come possono queste associazioni, che oltre a sentimenti d’antifascismo dovrebbero portare avanti un generale progresso, pensare che una società con una CENTRALITÀ FINTO-PUBBLICA, malfatta da ogni punto di vista, possa dare buoni frutti? Che senso ha prendersela con le SPINE se non fanno nulla per cavare il ROVO e piantare un MELO? Che senso ha prendervela coi mali sociali se non fate nulla per introdurre il PUBBLICO IMPIEGO a TEMPO DETERMINATO, così che le persone possano coinvolgersi e responsabilizzarsi tutte nel buon andamento della società?

Ma un ragionamento decente non lo fate mai voi “antifascisti” che non vedete manco una gigantesca organizzazione (con ben 3.000.000 e passa di membri!) la cui CONCEZIONE, STRUTTURA e METODI risalgono ad epoca fascista e perdurano questa in piena epoca democratica?! Avete mai controllato che tra di voi non vi siano degli appartenenti a questa decrepita organizzazione, dispotica, tirannica, i quali, compromessi da un evidente CONFLITTO d’INTERESSI, affossano le idee più all’avanguardia, democratiche e paritarie, egalitarie?



Vero è che il problema del mondo sta tutto in un ANTIFASCISMO incapace di riconoscere il FASCISMO nelle ISTITUZIONI e di darsi da fare per renderle DEMOCRATICHE. Ragioniamo un momento: i capitalisti, gli imperialisti, i neoliberisti NON vogliono introdurre il tempo determinato nel pubblico impiego perché sanno bene che, se noi cittadini potessimo partecipare concretamente gli incarichi tutti della Repubblica, per loro non vi sarebbe più alcuna possibilità per fare i loro comodi a nostre spese. E voi “antifascisti” (che sapete vedere il fascismo solo se accompagnato da MAZZE da BASEBALL ma non lo vedete affatto quando impugna la STILOGRAFICA), anche voi difendete, come loro, l’incarico finto-pubblico a vita, lasciando così la Terra ricolma di tiranni!

Basta. Questa vergogna non deve continuare. Le associazioni antifasciste smettano di combattere inutilmente il fascismo. Impegnatevi a vincerlo partendo dalla BASE: costruendo una CENTRALITÀ PUBBLICA DEMOCRATICA, aperta e partecipata da ogni persona dotata dei necessari requisiti e desiderosa di servire il popolo cui appartiene.

Danilo D’Antonio

PUBBLICO IMPIEGO DEMOCRATICO
http://www.hyperlinker.com/ars/patto_sociale.html

 

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