Loano

Loano, la dirigenza maschilista ha battuto le quote rosa
HABEMUS PAPAM
Il presidente ‘avvertito’ sull’aereo, della nomina di Luigi Pignocca

Loano, la dirigenza maschilista ha battuto le quote rosa
HABEMUS PAPAM
Il presidente ‘avvertito’ sull’aereo, della nomina di Luigi Pignocca
 
Luigi Pignocca (foto IVG.it)

Dopo inenarrabili sofferte e partecipate discussioni intestine al PDL loanese e non solo, che sono costate anche alcune defezioni, col benestare dell’onorevole Scajola (forse che sì, forse che no…, qualcuno ci ha detto: “Noi di Scajola non abbiamo bisogno perché i nostri merli mangiano datteri!” Mah!), è stata ufficializzata la candidatura del centro-destra a Sindaco di Loano: si tratta del simpatico Luigi Pignocca, già da anni assessore ed evidenziato giovane (oddio, per noi è giovanissimo) politico della nostra amena contrada.

Avevamo già, lo scorso anno analizzato, a modo nostro, le possibili candidature e avevamo avuto sentore di un intervento del grande Capo che voleva Sindaco una donna, per la nota questione delle quote rosa. Avevamo, peraltro, già visto che l’ipotesi qui non reggeva a meno che non si fosse ripiegato sulla signora Betty Bolognesi, ipotesi lasciata cadere per inconfessate ragioni da una dirigenza palesemente maschilista.

    Nel pieno manifestarsi della faticosa temperie linguistica (gestuale, volgare, virulenta e caratteriale) che connota le esternazioni degli esponenti della maggioranza di governo e della quale abbiamo avuto recentissimi esempi, prima dal solito leader maximo della Lega Nord e poi da parte del Ministro della guerra (pardon, della difesa) onorevole La Russa alla Camera dei Deputati, è sopraggiunta al Capo la notizia della candidatura loanese.

Tra una Kermesse e l’altra, mentre era in volo per Lampedusa, la nota, scritta sul solito brogliaccio passatogli da uno sprovveduto accompagnatore, lo ha fatto bondir come dicono i francesi, saltar sul seggiolino: “ Ma come, chi osa sparare questa balla della Pi-gnocca! Sempre con questa storia da invidiosi donnaioli frustrati. Pi-due, Pi-tre, pazienza , ci pensa Ghedini, ma Pi-gnocca, no, questo è troppo!”

Vaccarezza e Pignocca

Ma Presidente, cosa ha compreso? Si tratta di un cognome e va letto tutto attaccato: si tratta di un nostro ottimo amico da sempre suo seguace e ammiratore! Si chiama Luigi Pignocca. !”

     “Ma guarda! se è così va bene. Però di questi tempi, quando tutti mi saltano addosso con questa leggenda delle ‘gnocche’ , potevano anche scegliere un nome più tranquillo. Chi l’ha scelto ?”

     “Ma Presidente , com’è ovvio, l’ha scelto il Sindaco uscente , Vaccarezza!”

“Ragazzi ma qui lo fate apposta! anche questo va letto tutto insieme naturalmente ! Qui c’è lo zampino di Scajola . Da quando mi sono scontrato con lui, in Liguria succede di tutto. Va be’, va be’, basta così , mandate a questi nostri Pignocchi ecc. la mia benedizione.”

    A prescindere dalle preoccupazioni del Capo del Pdl ( ma si chiana ancora così, oppure Pdp? Cioè “Partito del Predellino” ? ) noi siamo contenti.

Luigi è figlio di un nostro caro amico la cui scomparsa ci ha lasciato tutti, politicamente, un po’ orfani. Osvaldo Pignocca era socialista d’antica tradizione. D’accordo, si era alleato con la DC, nella linea nenniana del centro sinistra dell’epoca da noi avversata. Ma, forse, col senno di poi di cui sono piene le fosse, come scriveva don Lisander, non aveva tutti i torti. Il degrado successivo del partito non era stato certo colpa sua. Chissà che cosa penserebbe oggi del berleghismo!

   Lo ricordiamo con commozione.

Adesso attendiamo che anche dall’altra sponda, che non sappiamo bene quale sia, ci giunga una proposta alternativa a quella presentata dal Sindaco uscente (si fa per dire, perché: Presidente della Provincia, esponente politico più declaratorio e fotografato in assoluto da “Il Secolo XIX”, è chiaro che se esce da una parte lo fa per entrare in un’altra ancor più cospicua).

   Forza loanesi antiberleghisti, facciamo che l’altra sponda sia la rive gauche (oggi ce l’abbiamo col francese, sarà perché Sarkozy ci sta stretto), fatevi sentire, magari stando al centro, ma attenti a non annegare perché al centro scorre la Senna, prendetevi almeno il bateau mouche e buon viaggio!

 

  BELLAMIGO

           

3 aprile 2011

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