Lo scoglio della Madonnetta

 L’uomo ha bisogno di segni 
con una poesia di Carmen Barusso

                     L’uomo ha bisogno di segni 

Sabato scorso, in mattinata, guidando sull’Aurelia sono stato rapito alla vista dello Scoglio della “Madonnetta”, in preda ad una furia inaudita dei marosi … e mi sono fermato ad immortalare la scena insolita ed inquietante:

Attoniti innanzi allo spettacolo, alcuni presenti non avevano memoria di una così violenta mareggiata lungo quel tratto di litorale.  

Del resto come loro, anch’io d’estate aduso ad avventurarmi a nuoto, sebbene in più tranquille acque, dalla foce del Sansobbia sino a quel lido, i cui aspetti paesaggistici e naturalistici, ancora pressoché incontaminati, sono stati in ogni tempo ammirati da “quasi” tutti i miei Conterranei ma non solo…  

Le onde formidabili, flagellando l’isolotto, apparivano un segno tangibile dell’ira rivolta da  Nettuno su quei “pochi” che, a dispetto di “quasi” tutti, serbavano … (con l’auspicio che non perseverino ulteriormente!)… un infausto progetto sui destini dell’incantevole specchio marino: ammantare di cemento e di una stramba torre l’intero arcipelago di scogli, che qui sorge.  

Un tale presagio basterà da solo a far desistere da simili deleteri propositi, visto l’ampio ed incessante dissenso verso gli interessi economici che possono distruggere per sempre un bene di tutti, come purtroppo spesso accade? 

 

Se non sarà la persistente crisi ad impedire di foraggiare opere megalomani, ed inutili per la collettività, potrebbe essere la Natura a riprendersi quanto sottratto con miopia ed insipienza dall’uomo, il quale a malavoglia ricorda che:

 

«Siamo situati all’interno della natura; e dovrebbe essere posto fuori di essa il nostro inizio, la nostra origine? Viviamo nella natura, con la natura, della natura e dovremmo non essere derivati da essa? Quale contraddizione!» (*). 

Quando finalmente capiremo che solamente nelle leggi armoniose della Natura risiede la nostra autentica libertà? 

 

Giunga, quindi, definitivamente forte e chiaro un monito: l’unico manufatto degno di adornare rispettosamente il nostro Scoglio sulla vetta può essere l’edicola votiva a Colei, alla quale Gabriello Chiabrera dedicò il memorabile motto:

“IN MARE IRATO, IN SUBITA PROCELLA INVOCO TE, NOSTRA BENIGNA STELLA”! 

  

 

8 novembre 2011                      Ing. Antonio Rossello 

 

  

(*) Ludwig Feuerbach in “L’essenza della religione”, 1845

 

 

LO SCOGLIO DELLA MADONETTA

Una poesia di Carmen Barusso

Siamo tutto e niente

mucchi,milioni di gente….

di mattoni il paradiso

 

la natura ci ha deriso!

Ci nutriamo di tecnologia

ma solo la vita è magia,

ascolta un bosco che fischia

il vento le foglie mischia….

Non minacciare il mare

col cemento a soffocare,

chi ci regala la vita

anch’essa non è infinita…..

Se apri il pugno e non c’è niente

capirai che la natura non mente

e se l’uomo ha bisogno di segni

a Dio,in ginocchio s’indegni!

 

 

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