LETTURA DI UN’IMMAGINE: Seminatore al tramonto Olio su tela (1888) Di Vincent Van Gogh

Seminatore al tramonto Olio su tela (1888) di Vincent Van Gogh
Museo Kroller-Muller – Otterlo

La scena è un paesaggio agreste, dove vediamo un contadino con pantaloni e casacca blu che misura a lunghi passi un campo nella vasta piana di Crau, intento alla semina. Con il braccio sinistro regge a tracolla la bisaccia con i semi e con il destro, con ampio gesto, sparge il frumento sul terreno gerbido, anche a beneficio di qualche pennuto (allo spettatore italiano viene subito in mente il “passero saputo” di pascoliana memoria, anche se qui si tratta di corvi) di passaggio.

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La figura del seminatore, per il pittore olandese, ha un chiaro valore simbolico in quanto fecondatore della madre terra e quindi generatore di nuova vita;  tuttavia la figura del contadino non è posta da Van Gogh (Zundert, Paesi Bassi, 30 marzo 1853 – Auvers-sur Oise, 1890 29 luglio) in posizione centrale ma è decentrata, mentre al centro vediamo il disco giallo del sole calante che lambisce appena la linea dell’orizzonte, ma che, prima di sparire getta fasci di luce giallo-acceso su tutto il paesaggio. Per quanto riguarda l’aspetto formale, assistiamo a un’originalissima cromìa o tavolozza che dir si voglia: è come se cielo e terra si fossero scambiati i colori, infatti il cielo è di un giallo carico mentre il terreno è venato di azzurro, di blu e di viola.  Da notare anche le caratteristiche  fitte pennellate (linguette) con andamento lievemente tondeggiante quasi a riflettere la forma del disco solare. Per apprezzare appieno l’originalità di Van Gogh, si confronti questo “Seminatore al tramonto” con “Il seminatore” di Jean-François Millet (1850, Museum of Fine Arts, Boston) al quale pure si ispirò Van Gogh.

Fulvio Sguerso

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