LETTURA DI UN’IMMAGINE La morte. Dal “Trittico delle Alpi” Olio su tela (1897 – 1899) Di Giovanni Segantini

La morte.  Dal “Trittico delle Alpi” Olio su tela (1897 – 1899)
Di Giovanni Segantini
Museo Segantini – Saint Moritz

Il “Trittico delle Alpi” è composto da tre grandi tele: La Natura – La Vita – La Morte ; le tre opere hanno come sfondo, rispettivamente, il paesaggio montano di Soglio, lo Schalfberg e il valico del Maloja. A questo Trittico Segantini lavorò negli ultimi tre anni della sua vita, alla fine di un percorso artistico che lo condurrà dal naturalismo lombardo al simbolismo del paesaggio delle Alpi nel Cantone dei Grigioni, molto più consono alla tecnica dei colori puri adottata dai pittori divisionisti. Come ha scritto l’autore del Trittico “Il mescolare i colori sula tavolozza è una strada che conduce verso il nero: più puri saranno i colori che getteremo (sic!) sulla tela, meglio condurremo il nostro dipinto verso la luce, l’aria e la verità”. In queste tre tele, Segantini, quasi presentisse  la fine precoce della sua vita, riassume i temi che hanno caratterizzato la sua pittura, che sono, appunto, la natura, la vita, la nascita e la morte. Nel primo dipinto del Trittico , intitolato “La Natura”, vediamo il lento procedere  di un armento su un tratturo, in un’ampia valle in penombra con le Alpi illuminate sullo sfondo. Nel secondo,  “La Vita”, scorgiamo appena sulla sinistra in basso la figura di una giovane madre seduta ai piedi di un grande albero a contatto con la nuda terra nella luce di un tramonto primaverile. Infine, nel quadro su “La Morte”, il tema dominante è il freddo e bianco paesaggio invernale nell’ora dell’alba gelida. Sullo sfondo, la catena montuosa illuminata sopra Maloja.. Sulla destra un gruppetto di donne a lutto nei pressi di un casolare in atto di pregare per il defunto che sarà trasportato al piccolo cimitero del paese  sulla slitta già pronta attaccata a un cavallo in paziente attesa, ma che non vediamo, evidentemente perché ancora all’interno della casa. Quello che vediamo, invece, è la grande nuvola che incombe sui monti e si avvicina minacciosa all’abitato, simbolo della morte che viene per tutti. Con questo Trittico Segantini intende celebrare il suo amore per la natura panteisticamente concepita, e anche il suo testamento artistico e spirituale.

Fulvio Sguerso

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