Il sommergibile Nazario Sauro ritorna alla Darsena di Genova

Dopo alcune settimane di assenza per restyling è tornato in Darsena a Genova il sommergibile Nazario Sauro; conclusi i lavori di restauro all’arsenale militare della Spezia, l’unità è stata rimorchiata per 16 ore fino al capoluogo ed è stata riposizionata di fronte al Museo del Mare.

“La sinergia tra la città e la Marina Militare è importante ricordando che lo scorso anno abbiamo fatto manutenzione all’interno”, dichiara Nicoletta Viziano, presidente del Mu.Ma, “e questo è uno dei tre sommergibili italiani riconvertiti in museo e l’unico in mare. Nel 2009, all’arrivo del Nazario Sauro presso la Darsena, i visitatori sono passati da 60.000 a 150.000 all’anno; quest’anno abbiamo avuto numeri di presenze ai livelli del periodo pre-pandemia e la nostra è una realtà civica con impostazione privata. Il PNRR ci porta tante strategie e ben presto il nostro know-how sarà presente ad Alassio e Laigueglia; siamo contenti di vedere qui molti giovani ma voglio ricordare che la Marina ha ceduto alla città il sommergibile per la cifra simbolica di un euro”.

Stessa soddisfazione da parte di Marco Bucci, Sindaco della città di Genova :”Ringrazio la Marina Militare per il contributo economico dicendo che il Nazario Sauro è un pezzo della storia di Genova; la parte nautica della città, così come l’area del MEI, rendono Genova sempre più ricca integrando tutto ciò nel progetto del Waterfront che va dalla Lanterna a Boccadasse.

Il sommergibile è sistemato nell’unico pezzo di mare di proprietà del comune di Genova e siamo contenti di come stanno procedendo i lavori del Waterfront visto che per il Salone Nautico del 2024 l’area sarà finita; siamo tutti contenti di vedere il ritorno del Nazario Sauro anche perchè poche città hanno un sommergibile aperto al pubblico. Siamo contenti di questa operazione e ringrazio il consiglio d’amministrazione del Mu.Ma, la Marina Militare, il Contrammiraglio Nannini e tutti coloro che hanno collaborato dicendo che è stato fatto un lavoro di squadra che ha portato importanti risultati; è fondamentale avere turisti e residenti che visitano i nostri musei, la città cresce e diventa sempre più a livello internazionale”.

“Porto i saluti del Presidente Toti dicendo che è bello essere qui e vedere il ritorno del Nazario Sauro”, sottolinea l’assessore regionale alla cultura Ilaria Cavo, “e tutto ciò è frutto di un’operazione realizzata da una comunità che crede nella cultura. E’stato fatto un gioco di squadra che ha coinvolto diversi soggetti tra cui i rimorchiatori e gli ormeggiatori; il polo museale è vivo ed è un importante segnale per tutti i giovani anche perchè qui è presente un forte radicamento della cultura e delle professioni del mare. Sono state spese molte risorse ma ne vale la pena ed è un peccato non sfruttare la Darsena; il restauro della cultura è una delle missioni delle istituzioni per la massima fruizione e la cultura legata al futuro dimostra che il mare è vivo”.

“Questo restauro era necessario”, afferma il direttore dell’Istituto idrografico della Marina Militare Massimiliano Nannini, “e noi siamo parte del progetto in questione che ha in sè un pezzo della storia della Marina Militare. Spero che ci siano programmi simili per altre navi poichè tutto ciò è un importante progetto culturale legato alle nostre tradizioni; ringrazio chi ha voluto questo restauro e per me è un’emozione vedere il Nazario Sauro in una nuova veste anche perchè ci ho navigato sopra. Tutto ciò è frutto di un importante lavoro di squadra e la Marina Militare è contenta di questi risultati; ringrazio le associazioni d’arma che hanno collaborato, i colleghi dell’Arsenale di La Spezia ed il Comandante Sergio Liardo”.

“Saluto tutti dicendo che è bello rivedere il Nazario Sauro di nuovo qui e tutto ciò è stato un importante investimento”, evidenzia il comandante del porto di Genova Sergio Liardo, “senza dimenticare il Contrammiraglio Nannini. La Capitaneria di Porto ha svolto un’importante attività e tanto lavoro dicendo che questa è una bella festa”.

“Con questo restauro abbiamo trattato una nave-museo come un’opera d’arte”, prosegue il direttore del museo Pierangelo Campodonico, “e trattarla vuol dire conoscerla e prevenire il degrado. Abbiamo fatto un importante lavoro per il trattamento delle fragilità lavorando con l’Arsenale e questa esperienza è stata fondamentale per tutto lo staff; a breve partiranno visite nel backstage tra cui la torretta e la sala mensa.

Il restauro ha richiesto 18 giorni di cantiere, 2300 ore di lavoro e 35 persone impiegate; sono state 16 le ore di navigazione da La Spezia a Genova perchè la velocità era ridotta. Cosa è successo oggi si ispira al mondo anglosassone in cui la Marina Mercantile e quella Militare lavorano insieme; sono state molte le professionalità coinvolte e devono essere messe al servizio della collettività. Quella di usare beni inutilizzati per fare cultura è un’ottima idea che deve essere promossa”.

“Tutto questo è frutto di un importante lavoro di squadra”, commenta Mauro Iguera, presidente dell’associazione Promotori Musei Mare, “ed il contratto con l’Arsenale di La Spezia ci ha aiutato molto. Il direttivo ha approvato questo progetto e le molteplici realtà presenti nell’associazione hanno sponsorizzato tutto affinchè ogni operazione fosse svolta a costo zero; la nostra realtà ha sostenuto tutti i costi e ringrazio i Rimorchiatori di Genova e La Spezia, Oromare, i Sommozzatori, Assarmatori, Cambiaso Risso e Rina”.

“Il Nazario Sauro attira molte persone e la comunicazione è fondamentale per la promozione del Galata; è altresì fondamentale proporlo in una veste nuova affinchè chi lo ha già visto voglia tornarci. Quest’area è un traino per tutta Genova anche perchè ci sono nuovi spazi aperti e vi sono altre sale del museo che raccontano la nostra storia; le famiglie e i ragazzi sono attratti dal sommergibile che è un pezzo di storia che si vive in prima persona”, conclude Andrea Benedino, amministratore delegato di Aditus Culture, società che cura la promozione del Museo Galata.

SELENA BORGNA

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