Lettura di un’immagine: La Speranza
LETTURA DI UN’IMMAGINE 102
La Speranza
Marmo (1320 -1324) di Tino di Camaino Museo dell’Opera del Duomo – Firenze
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LETTURA DI UN’IMMAGINE 102
La Speranza
Marmo (1320 -1324) di Tino di Camaino
Museo dell’Opera del Duomo – Firenze
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Si tratta del frammento di una scultura in marmo raffigurante una testa femminile, personificazione della Virtù Teologale della Speranza, scolpita da Tino di Camaino (Siena, 1285 circa – Napoli, 1337 circa) originariamente collocata sopra la Porte Est del Battistero (il bel San Giovanni) di Firenze, insieme alla statua della Fede e della Carità, che formavano il gruppo delle tre Virtù Teologali ( così chiamate perché, a differenza delle quattro virtù cardinali – Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza – sono infuse nell’uomo direttamente per grazia divina). La testa è girata leggermente verso la sua sinistra e ha gli occhi rivolti al cielo, cioè verso Dio. Il volto è un ovale perfetto, il naso è finemente modellato come le labbra, gli occhi allungati hanno le palpebre semiaperte, la capigliatura, mossa e circonvoluta, è divisa al centro, raccolta dietro la nuca e ornata da una corona d’alloro. Anche in questo frammento rimasto della statua originaria sono ravvisabili i tratti caratteristici del gotico senese (si pensi al volto della Vergine nell’Annunciazione di Simone Martini) che ha in Tino di Camaino il suo massimo interprete nella scultura.
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