Le toppe politiche sui buchi finanziari fanno piangere.

 

Ciò che è palesemente illogico anche per il più sprovveduto degli umani; nelle “moderne” democrazie è più che logico, è “legalissimo”.
Se lo scemo più scemo del paese non sarebbe abbastanza scemo da mettere in mano a Tizio un elenco di cose da comprare, e a Caio, che sta all’altro capo del mondo, il portafoglio per finanziare la spesa; i finti popoli sovrani delle finte democrazie moderne fanno esattamente così.
Danno ai governanti il potere politico di risolvere i problemi e rendere produttivo e tassabile il sistema economico, pur sapendo che la moneta dei popoli sovrani di nome ma (vedi Italia) somari di fatto, è gestita all’altro capo del mondo da qualche decina di banchieri, con insindacabile discrezionalità di finanziare i sistemi economici, o condannare i popoli alla fame, alla guerra e gli Stati al default.
Quindi è davvero illogico sperare che la politica italiana che va in giro col cappello in mano a cercare soldi da un banchiere all’altro, dopo due anni di problemi sanitari irrisolti, la minaccia della guerra, l’esodo biblico degli ucraini sfollati, il sistema economico a rischio collasso e lo Stato a rischio default, piova manna dal cielo.

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Quand’anche la politica riuscisse a reperire tutte le risorse necessarie, ci vorrebbero 100 anni perché l’economia italiana ridotta a lumicino ritorni a produrre PIL sufficiente a nutrire e curare il popolo, sostenere la spesa pubblica per il buon funzionamento dello Stato e pagare gli interessi sul debito a lievitazione tumultuosa.
Come se non bastasse il costo della pandemia, guerra e sfollati, disoccupati e falliti, la Camera dei Deputati dello Stato Italiano che ha ripudiato la guerra 74 anni fa, ha approvato a larghissima maggioranza un Ordine del giorno che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa, votato da Pd, Lega, Fi, Iv, M5S e FdI.
Si passa dai circa 25 miliardi di Euro l’anno attuali (68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi di Euro l’anno (104 milioni al giorno).
Ingenti risorse per una guerra fuori dai confini del nostro Paese, sottratte al popolo italiano.
Insomma senza farla lunga: un popolo che continua a lasciare in mano ai Banchieri il proprio denaro, ma consegna ai governanti l’elenco delle emergenze da affrontare, diritti da garantire, produttività da sostenere, sicuramente non ha una classe intellettuale che brilla per lungimiranza e capacità progettuale.
E di conseguenza, una classe politica che non condanni ogni singolo cittadino onesto a lasciare ai propri figli una montagna di problemi da risolvere con le tasche bucate.

Franco Luceri da il rebus della cultura

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