L’innominato di Noli
Riflessioni e fatti confidenziali, ma non troppo
L’innominato di Noli…E la ‘campana stonata’ del sindaco
Come è stato gestito il territorio, con quali conseguenze per la comunità |
Riflessioni e fatti confidenziali, ma non troppo
L’innominato di Noli…E la ‘campana stonata’ del sindaco
Come è stato gestito il territorio, con quali conseguenze per la comunità
|
Noli – Paperinik,su Trucioli Savonesi del 31/07/2011, sentenzia, in base alla legge 225 del 1992: “Il Sindaco è la massima autorità comunale di protezione civile e ha il dovere primario di conoscere e riconoscere, — meglio di ogni altro– i rischi presenti sul suo territorio”.
|
Il sindaco Ambrogio Repetto,nella seduta di Consiglio Comunale dell’11/08/2011, come primissima risposta all’interpellanza della minoranza sulla recente frana collinare sopra le case di “Liguria 17“, ha chiaramente fatto capire che lui, di quel che è successo, non ne è responsabile, perchè sono “autorizzazioni” che risalgono al 2002. Quindi….senza fare nomi, ha di colpo zittito il Consigliere di Minoranza, primo firmatario, Rinaldo Tissone, il quale si è trovato letteralmente spiazzato (anche visivamente).
Come si può ben immaginare,l’ex sindaco Pino Niccoli (terzo firmatario…forse immaginava…), oggi Capo Gruppo di minoranza ed assente giustificato perchè in vacanza, resta l’innominato responsabile (L.225/1992)di quella gestione. Chissà se un bel giorno sentiremo la ‘campana’ del Dott. Niccoli, il quale, oltre che medico, ha sempre dimostrato, politicamente parlando, un’eccellente propensione per gli affari immobiliari. Ad oggi la campana stonata sull’area in questione l’ha suonata Repetto, Sindaco di” Noli che cambia“,dal momento che è sempre intervenuto, a suo modo, nelle varie fasi di varianti a gogò su una zona comunque a rischio. Si sappia, almeno, che non si è adoperato sufficientemente , a mio avviso, per costruire posti macchina (in silos) invece di ulteriori appartamenti a favore della società immobiliare Liguria 17. E’ probabile che anche per questa operazione speculativa al 100% abbia prevalso la ormai nota formula dei “parametri precedenti da ottemperare“. Non certo un interesse preminente per la comunità. L’assemblea pubblica del Natale 2004 ne resta buona testimone!!! In particolare se si ricordano e si analizzano a posteriori le risposte di Repetto e del compagno Rossello a quesiti ben precisi inerenti possibili interventi, anche legali. Quantomeno richieste di parareri “pro veritate”. |
Repetto
Penner
|
Ma attenzione, un’ulteriore colpa della frana, secondo l’esperto Assessore Vice Sindaco PieroPenner, geometra, oltre che dipendente pubblico, è da attribuirsi alle piogge insistenti di primavera, con la Regione Liguria che chiede il riconoscimento di calamità naturale. Interessante sarebbe conoscere se anche questa frana rientra nelle richieste di risarcimento. Sarebbe auspicabile, dal momento che era una frana “imprevedibile”, sia dai progettisti, dai controllori tecnici, dalla 225/1992. Se così non fosse, viene logico domandarsi: “Va tutto bene madama la marchesa?” Ecco, questa è la dura realtà dei nostri giorni. Come sempre lascio a chi legge il proprio personale giudizio.Torno a ripetere,spero che il prossimo Sindaco dei nolesi tutti voglia fare chiarezza su quanto è successo, urbanisticamente parlando, dal 2000 in poi. |
Una semplice commissione popolare che valuti non tanto l’aspetto penale,tra l’altro non di competenza, quanto quello morale: posso immaginare che ne vedremmo delle belle, clientelismo incluso. Cosa accadde, all’epoca, anche in alcuni uffici della Provincia. Potremmo finalmente vedere personaggi e Ditte coinvolte; risulterebbe più difficile completare la prima pagina della Settimana Enigmistica rispetto alla facile lettura , per noi cittadini di Noli, degli eventi che dimostrano come siamo stati derubati, e del territorio (indice) , come nelle contropartite. Perchè la gente di Noli deve saper riconoscere chi incontra per strada oggi, come per il futuro.
“Vivi Noli” “Noli che cambia“,sono i responsabili, non solo delle scelte politiche di puro stampo speculativo, ma anche delle conseguenze di incapacità gestionale. La peggiore D.C. che ho conosciuto e subito della fine degli anni 80, con i due futuri Sindaci (Niccoli e Repetto),tesserati ed alleati per togliere di mezzo l’ormai ingombrante e forse cocciuto sindaco Gambetta che MAI si sarebbe prestato a fare violentare il territorio cittadino. Con tentativi di radiazione….documentati. Ecco i personaggi con cui abbiamo a che fare: amici/avversari?!?!?!. Insieme hanno gestito questo decennio ,alternandosi tra maggioranza e minoranza, causando quello che è davanti agli occhi di tutti, nolesi e non, ospiti spesso maltrattati. In compenso godiamo di tanti intrattenimenti estivi. Alcuni, senza dubbio, apprezzabili. E già che il pennino scorre, brevemente, è educativo sapere, a completezza di informazione storica che chi scrive ha fatto pagare l’urbanizzazione del territorio di competenza ai proprietari di licenze edilizie rilasciate in modo illegittimo da tre Sindaci precedenti. Motivo: lottizzazione di fatto. Correva l’anno 1979, le licenze erano 211. Non me ne faccio un vanto, non sono stato un eroe, ho rispettato solo il mio dovere, l’uguaglianza dei cittadini nell’interesse superiore della comunità. Consentitemi di aggiungere. Nel contempo ho constatato, stravincendo le elezioni del 1980, che la popolazione aveva capito ed apprezzato la scelta obbligata. Scelta che ha riqualificato la collina, incrementato il valore immobiliare. Con un nuovo e funzionale acquedotto su tutto il territorio; t utto ciò grazie anche a due Giunte responsabili e coscienziose dal 1975 al 1985. Tranne, forse, qualcuno che ha sperato ed ottenuto nel tempo, il favore clientelare di vedersi la fognatura e la strada di “lottizzazione” pagate da tutta la comunità. Di tutto e di più: burro per il coltello della Corte dei Conti se controllasse simili operazioni. La vallata di Voze e la zona di Castelpineta,esempi che conosco per certo, gridano ‘vendetta’ da parte di noi cittadini tutti di Noli, compresi quelli che qui pagano l’I.C.I. E pensare che proprio il sindaco Repetto ed i suoi due angeli (???) custodi, Penner e Rossello, erano riusciti a dimostrare, in quel di Tosse, il coraggio di richiedere danni agli eredi di un comune amico tecnico che aveva sbagliato professionalmente l’operazione fognatura. Iniziativa che a suo tempo avevo rimarcato da condividere, scrivendone su Trucioli. Forse che la scacchiera immobiliare nell’operazione “cuore aperto di Noli”, “le voragini”, per capirci meglio, non gridano “risarcimento”? Come pure le colate di cemento!!! Mi si spieghi quale differenza passa tra danni causati da lavori pubblici mal condotti ed operazioni edilizie mal gestite.Non sono sempre danni per la comunità? Ecco la differenza tra governare per amministrare nell’interesse della collettività , piuttosto che impostare (senza poi saperle concludere) macchinosi e rischiosi interventi speculative/immobiliari con danni economici tutt’ora esistenti o puro clientelismo con qualche interesse privato. Finora la risposta-autodifesa, ai cittadini, è stata: ” Non è cosa mia”; oppure saper usare la legittima “facoltà di non rispondere“, tutto in barba alla legge 225/1992 e sulla trasparenza degli atti pubblici. Povera “NOLI CHE PIANGE”! Forza Paperinik! Carlo Gambetta 4 settembre 2011 |